Il governo italiano è impegnato nelle ultime ore di trattative per finalizzare la Manovra 2025, stimata intorno a 25 miliardi di euro. Le divergenze tra i ministri e il titolare del Ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, riguardano principalmente i tagli necessari per coprire le spese. Tuttavia, fonti della maggioranza confermano che alla fine si troverà un compromesso per dare un segnale di compattezza interna ed esterna, rivolto anche agli investitori esteri.
“Si tratta su coperture”, riportano fonti vicine al governo, poiché i 16 miliardi già disponibili non sono sufficienti per coprire l’intero fabbisogno. Una parte di queste risorse verrà dalla riduzione del deficit-PIL per il 2024, passato dal 4,3% al 3,8%, e da accantonamenti fiscali. Per racimolare i fondi restanti, si punta a tagli nelle amministrazioni centrali e locali, oltre a misure fiscali più mirate come la revisione di micro spese fiscali e un possibile contributo di solidarietà dalle grandi multinazionali dell’high tech. Inoltre, una stretta sul settore dei giochi potrebbe portare circa mezzo miliardo.
In manovra ci sarà un contributo delle banche e tagli lineari per i ministeri che saranno però gestibili in modo flessibile dai singoli dicasteri. Lo si apprende da alcune fonti qualificate del governo alla vigilia del consiglio dei ministri che ha all’ordine del giorno il Dpb e anche il disegno di legge di bilancio. Contestualmente arriverà anche un decreto legge collegato funzionale alle coperture della manovra.
Le priorità della manovra, come dichiarato da Giorgetti, includono il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, il sostegno alle famiglie numerose, il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione e fondi per il settore sanitario.
Il Consiglio dei Ministri si riunirà alle 20:00 per dare il via libera definitivo alla manovra e al Documento Programmatico di Bilancio, che sarà successivamente trasmesso al Parlamento per l’esame.
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