La Campania presenta un quadro preoccupante per quanto riguarda il mercato del lavoro, con indicatori che segnalano difficoltà strutturali e la necessità di interventi mirati. Durante la presentazione del libro “NapoliLavoro,” che sarà distribuito in omaggio con La Repubblica il prossimo 14 dicembre, Daniela Palumbo, direttrice della sede di Napoli della Banca d’Italia, ha fornito un’analisi approfondita della situazione.
Secondo Palumbo, il tasso di occupazione regionale si attesta al 44%, ben al di sotto della media nazionale che raggiunge il 61%. Ancora più allarmante è il tasso di disoccupazione, che in Campania è pari al 17%, più del doppio del 7,7% registrato a livello nazionale. Particolarmente critico è il tasso di partecipazione femminile, fermo al 39,5%, rispetto al 57,7% della media italiana.
Questi numeri evidenziano le difficoltà strutturali che i lavoratori campani, e in particolare le donne, incontrano nell’accesso al mercato del lavoro. “C’è un problema di opportunità insufficienti,” ha osservato Palumbo, aggiungendo che la ricerca condotta da Bankitalia mostra come le forze di lavoro potenziali nel Mezzogiorno siano più elevate rispetto a quelle del Centro-Nord, indicando un bacino di risorse non pienamente sfruttato.
La soluzione proposta da Bankitalia per invertire questa tendenza è puntare su una crescita sostenibile e duratura. Daniela Palumbo ha sottolineato l’importanza di sfruttare le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinando risorse significative a investimenti pubblici nelle infrastrutture economiche e sociali.
Tuttavia, gli investimenti pubblici non sono sufficienti da soli. È fondamentale creare un contesto che favorisca l’arrivo di capitali privati, rendendo il territorio più attrattivo per le imprese. Solo così sarà possibile rilanciare il mercato del lavoro in Campania, fornendo opportunità concrete ai cittadini e contribuendo al riequilibrio delle disuguaglianze territoriali.
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