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Si è svolta la prima riunione della Commissione Trasparenza, presieduta da Iris Savastano, dedicata all’approfondimento della delibera 302 che avvia le attività propedeutiche alla costituzione della nuova società partecipata per la gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli. La presidente Savastano ha sottolineato come l’atto di indirizzo non chiarisca molti aspetti cruciali, a partire dalle risorse da trasferire e dal personale da assegnare. In particolare, Savastano ha evidenziato che non sono stati ancora spiegati chiaramente i costi e i benefici legati a questa nuova struttura societaria, soprattutto in relazione agli obiettivi del Patto per Napoli, che punta alla razionalizzazione e all’efficientamento delle società partecipate.

L’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, ha difeso la delibera, spiegando che essa risponde alla doppia esigenza di dare maggiore attenzione al patrimonio comunale e, al contempo, di “rilanciare in grande stile la Napoli Servizi come global service, in coerenza con la sua vocazione”. La nuova società, che sarà totalmente pubblica, si occuperà della gestione del patrimonio disponibile, mentre la Napoli Servizi continuerà a fornire supporto per la gestione del patrimonio non a reddito. Sarà necessario un periodo di transizione, portato avanti in collaborazione con Napoli Servizi, e il personale attualmente impiegato, circa cento lavoratori su milletrecento, potrà scegliere di aderire su base volontaria.

Anche il direttore generale della Napoli Servizi, Ciro Turiello, ha ribadito l’importanza di costruire al meglio questa fase di transizione, garantendo la continuità delle attività.

Durante la discussione, diversi consiglieri comunali hanno espresso dubbi sull’opportunità della scelta dell’Amministrazione. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha chiesto chiarimenti sull’aderenza della nuova società agli obiettivi del Patto per Napoli, sottolineando il rischio di un aumento dei costi a scapito dell’efficienza. Salvatore Guangi (Forza Italia) ha manifestato perplessità, sostenendo che “invece di aumentare i costi creando nuovi soggetti, sarebbe stato meglio destinare ulteriori risorse a Napoli Servizi”. Secondo Guangi, è necessario garantire risposte chiare sulla manutenzione degli alloggi, per evitare i disservizi già registrati in passato. Anche Giorgio Longobardi (Fratelli d’Italia) ha espresso preoccupazioni simili, mentre Gennaro Rispoli (Napoli Libera) teme conseguenze sulla manutenzione degli immobili del centro storico e auspica scelte improntate all’equilibrio e al buon senso.

Al termine della riunione, non essendo soddisfatta delle risposte ricevute, la presidente Savastano ha annunciato una nuova convocazione della Commissione Trasparenza, alla presenza dell’assessore al Bilancio, per ulteriori approfondimenti.


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