Nauticsud Urso

Alla Mostra d’Oltremare di Napoli si sono chiusi gli Stati Generali della nautica da diporto che si sono tenuti in occasione della 50esima edizione del Nauticsud presso il complesso espositivo flegreo. Al centro dell’attenzione le esigenze di un settore in crescita che vale oltre il 3% del Pil nazionale. I dati indicano un trend positivo dal 2019 in termini di sviluppo ed anche occupazionale.

Numeri da leader

L’industria nautica italiana da diporto è leader nel mondo nelle esportazioni (18,3%) salendo sul gradino più alto del podio rispetto a Paesi Bassi (14.3%) e Usa (10,8%). A sorridere anche il fatturato quasi raddoppiato dal 2019 ad oggi. Nel 2019 il fatturato globale dell’industria nautica da diporto italiana era 4,78 miliardi di euro mentre per il 2024 le previsioni si attestano su poco meno di 9 miliardi di euro. Già nel 2022 si sono superati i 7 miliardi di euro tornando al biennio d’oro 2007-2008. E se a crescere è il fatturato, vuol dire che aumentano le commesse, il lavoro e quindi i livelli occupazionali.

Nel 2022 gli occupati sono cresciuti rispetto al 2019 del 9%, superando le 28mila unità. Numeri importanti ed una situazione florida che, però, rischia di essere minata dalla mancanza di posti barca. Un fattore che potrebbe rallentare l’industria nautica italiana da diporto come indicano i dati a disposizione. Nel 2023 in Italia tra barche immatricolate e non si arriva a poco meno di 500mila nuovi mezzi a fronte di meno di 160mila posti. In pratica una barca su tre trova ormeggio. In Campania la media è ancora peggiore. Nel 2023 tra barche immatricolate e non si arriva a circa 63mila nuovi mezzi a fronte di poco più di 16mila posti. In pratica una barca su quattro trova ormeggio.

Infrastrutture: l’impegno del Governo

La nautica negli ultimi anni cresce ma rischia di fermarsi per mancanza di infrastrutture. Un tema affrontato durante gli Stati Generali dal ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, assicurando l’impegno del governo in tal senso coinvolgendo anche gli enti territoriali.

A susseguirsi nei vari appuntamenti in presenza o in collegamento a distanza anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il ministro del turismo Daniela Santanché, ed il ministro per le imprese ed il Made in Italy, Adolfo Urso, che ha posto l’attenzione sulle misure già adottate dal governo per sostenere il settore della nautica: “È stati istituito un fondo di 3 milioni di euro per la rottamazione dei motori endotermici e l’acquisto di propulsori elettrici. Abbiamo ridotto a soli 7 giorni i termini per il rilascio della licenza di navigazione per le nuove imbarcazioni. La possibilità di navigare oltre 12 miglia dalla costa per i natanti inferiori a 10 metri per evitare la concorrenza dell’altra sponda dell’Adriatico. Rilascio di documento che consenta ai natanti di navigare nelle acque territoriali di altri Paesi senza doversi immatricolare. Misure di semplificazione e accelerazione”.

A dirsi soddisfatto degli impegni presi dalle istituzioni durante gli Stati Generali della nautica da diporto è il presidente di Afina, Gennaro Amato, che sulla questione della mancanza di posti barca ha annunciato un incontro previsto a marzo con la premier Giorgia Meloni.

 

di M. OLA.

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