“Nell’ultimo bollettino si evince che in media siamo sui 20 millimetri al mese come sollevamento del suolo. Raddoppiato rispetto ai 10 millimetri di inizio anno e superiore ai 15 millimetri dello scorso anno. Con questo tasso di fsollevamento dobbiamo aspettarci altri terremoti simili o leggermente più forti”. A dirlo è Mauro Di Vito, direttore Ingv, in occasione di un incontro sul tema del bradisismo che tecnici, protezione civile e istituzioni comunali e regionali hanno tenuto con i cittadini presso la sede della Municipalità a Bagnoli.
“La deformazione della crosta ed i terremoti – spiega Di Vito – sono strettamente connessi. Sono siamo impiegati H24 a monitorare e valutare ogni accadimento”. Gli incontri con i cittadini al fine di favorire la comunicazione tra le parti per spiegare cosa si sta facendo per la sicurezza ed accrescere anche la consapevolezza di cosa dover fare in caso di scosse rilevanti sono previsti dalla legge vigente.
“È importante spiegare bene – dice Fabrizio Curcio, capo dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, – che ci troviamo davanti a un fenomeno vulcanico che riguarda il piano storico di evacuazione e poi c’è il fenomeno del bradisismo che si è intensificato. È opportuno spiegare ai cittadini i fenomeni e la pianificazione relativa ad entrambi. Ma anche le iniziative che si svolgono come la micro zonazione sismica, l’analisi di vulnerabilità speditiva del patrimonio privato e pubblico, aumento del monitoraggio e comunicazione”.
Intanto come a Pozzuoli ed a Bacoli, pure a Napoli, nelle zone limitrofe all’epicentro delle scosse, si stanno verificando le condizioni degli edifici. “La Protezione Civile – dice Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, – sta portando avanti questa valutazione di vulnerabilità degli edifici e quando sarà terminata si valuterà su dove è necessario intervenire per una maggiore messa in sicurezza. È importante in questa fase la collaborazione dei cittadini per far accedere i tecnici nelle abitazioni per terminare prima questa prima fase”. Intanto le istituzioni ribadiscono che il livello di allerta resta giallo.
di M. Ola.
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