Semiconduttori

La Commissione Europea ha approvato un finanziamento pubblico di 1,3 miliardi di euro per sostenere la costruzione del primo stabilimento europeo di advanced packaging e chiplet integration della Silicon Box, che sorgerà a Novara. Questo investimento, parte di un progetto complessivo di 3,2 miliardi di euro, è destinato a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e l’autonomia tecnologica del continente, allineandosi agli obiettivi del Chips Act europeo e alle Linee guida politiche della Commissione Europea 2024-2029.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando come essa rappresenti un passo fondamentale per posizionare l’Italia al centro della sfida tecnologica europea. “L’Italia è finalmente al centro della sfida tecnologica europea, dimostrando la solidità del nostro piano strategico sulla microelettronica”, ha dichiarato il ministro.

Si tratta del terzo progetto italiano nel settore dei semiconduttori approvato dalla Commissione Europea, portando a cinque il totale degli investimenti nell’ambito della microelettronica sostenuti dall’Unione. Complessivamente, questo settore ha superato i 9 miliardi di euro di investimenti in Italia nel 2024, posizionando il Paese al secondo posto in Europa, dietro alla Germania.

Il nuovo stabilimento di Novara non sarà solo un pilastro tecnologico: a regime, genererà 1.600 posti di lavoro diretti, oltre a migliaia di opportunità indirette. Durante la fase di costruzione saranno impiegate circa 1.000 persone, contribuendo ulteriormente all’economia locale. Inoltre, lo stabilimento sarà progettato e gestito secondo i principi net zero europei, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Con la crescente domanda di semiconduttori in Europa, soprattutto per tecnologie di nuova generazione come intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici, l’impianto di Silicon Box si inserisce in una strategia più ampia per garantire che il continente non dipenda esclusivamente da forniture esterne.

I recenti sconvolgimenti globali hanno dimostrato quanto sia essenziale costruire una catena di approvvigionamento resiliente nel settore dei semiconduttori,” ha sottolineato Urso. Il progetto è destinato a rafforzare la competitività industriale dell’Italia e dell’Europa, consolidando il loro ruolo di leader tecnologico globale.