“La pirateria uccide il calcio”: suonava così uno spot ormai celebre della Lega calcio che, appena qualche anno fa, metteva in guardia tifosi e appassionati sui danni – prettamente economici – che il cosiddetto ‘pezzotto’ e i metodi alternativi di fruizione arrecano al sistama calcio in Italia.
Il tema dei diritti tv torna in questi giorni in primo piano. Al termine del prossimo anno, infatti, la Lega si troverà a vendere nuovamente i propri diritti televisivi in un clima che già si preannuncia infuocato.
“Sul fronte dei diritti tv della Serie A, proroga o no, ‘ci sarà il bando’ ma ‘oggi abbiamo discusso a lungo e i dati mostrano, come ci stanno dicendo anche i broadcaster internazionali, che la pirateria è il principale problema. Poiché è una battaglia importante, ci aspettiamo l’aiuto di tutti contro questo’. Così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, lasciando la sede di via Rosellini, a Milano, al termine dell’assemblea dei club. ‘Noi abbiamo chiesto, e la chiederemo ancora più forte – ribadisce – una norma immediata contro la pirateria. E’ il principale problema, e’ una battaglia di legalità. Violando tutte le norme e i diritti, ci sono circa due miliardi di euro in circolazione che vanno persi per il sostegno del calcio e di tutto lo sport’.
Da qui il suo appello: “Ci aspettiamo che Governo e Parlamento intervengano il prima possibile. Sappiamo che ci sono delle iniziative di legge in corso alla Camera, ma ci vogliono 333 giorni in Italia per avere una legge e il calcio, lo sport e il Paese non possono aspettare un anno contro la pirateria”.
Il modello della Serie B
Intanto per l’assegnazione dei diritti televisivi del “post-DAZN” si fa largo l’idea di utilizzare il “Modello SerieB”, ovvero abbandonare l’esclusività nella vendita dei diritti televisivi per rilanciare il prodotto e aumentare – o quantomeno non ridurre – i ricavi. Una mossa che per la Serie B ha dato frutti importanti nel triennio in corso.
Il campionato cadetto non ha stabilito nessuna esclusiva per il bando 2021-2024, fissando un tariffario unico per chiunque fosse interessato all’acquisizione dei diritti. Questa mossa ha permesso di raddoppiare praticamente gli introiti che sono passati da 26,7 milioni di euro a 50 milioni di euro. Attualmente, la Serie B è trasmessa da tre differenti broadcaster: DAZN, Sky ed Helbiz