Reselling in crisi

Lo scorso autunno, il mercato secondario delle sneakers ha subito un colpo significativo con il fallimento di due importanti piattaforme europee di rivendita: Restocks nei Paesi Bassi e Kikikickz in Francia. Questi fallimenti non sono eventi isolati, ma parte di una crisi più ampia che sta affliggendo il settore del reselling delle scarpe sportive.

Il mercato delle sneakers, esploso all’inizio degli anni Dieci grazie alla crescente attenzione e al fenomeno delle scarpe sportive nella moda di lusso, ha vissuto un picco di interesse e speculazione, particolarmente per modelli esclusivi come le Yeezy di Adidas e le Air Jordan di Nike. Queste scarpe erano vendute in edizioni limitate e spesso si esaurivano rapidamente, creando un meccanismo di scarsità che alimentava il desiderio e l’incremento dei prezzi nel mercato secondario.

Tuttavia, la tendenza del “scarcity marketing” — che sfrutta l’esclusività per stimolare la domanda — ha cominciato a vacillare. La fine della collaborazione tra Adidas e Kanye West, che ha portato alla cessazione della produzione delle Yeezy, ha avuto un impatto notevole. Le Yeezy erano uno dei modelli più ricercati nel mercato secondario e la loro scomparsa ha contribuito al calo dei prezzi.

Nel contempo, i principali marchi di sneakers, come Nike e Adidas, hanno modificato le loro strategie di produzione per ridurre la scarsità. Nike ha aumentato la produzione di modelli popolari come le Jordan 1 e le Dunk, rendendole più facilmente reperibili nei rivenditori ufficiali e abbattendo così il valore nel mercato secondario. Adidas ha fatto lo stesso con modelli come le Samba e le Gazelle. Questa strategia ha ridotto il valore delle sneakers nel mercato secondario, che si basava proprio sulla loro rarità.

Le piattaforme di reselling come StockX, Stadium Goods e GOAT stanno cercando di diversificare le loro offerte per affrontare la crisi. StockX ha ampliato il suo catalogo per includere articoli come carte da collezione e PlayStation, mentre GOAT ha acquisito Grailed, una piattaforma di streetwear di fascia alta, per ridurre la dipendenza dal mercato delle sneakers.

La crisi è ulteriormente accentuata da un generale calo di interesse per le sneakers e da un aumento del costo della vita, che ha ridotto la propensione dei consumatori a spendere grandi somme per scarpe sportive. Inoltre, molti appassionati di sneakers hanno accumulato versioni simili delle stesse scarpe, saturando ulteriormente il mercato.

Secondo dati di Neustreet, i prezzi delle sneakers dei tre marchi principali — Adidas, Nike e Jordan — sono scesi costantemente per tutto il 2023. Nonostante questo, il mercato secondario non è destinato a scomparire del tutto, ma la sua dinamica sta certamente cambiando. I rivenditori e i consumatori dovranno adattarsi a queste nuove realtà del mercato delle sneakers.


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