Vladimir Putin risponde alle sanzioni

Il governo russo ha approvato oggi una lista di “Paesi ostili”, per aver applicato o per essersi uniti a sanzioni contro Mosca nella quale compare anche l’Italia in quanto Paese europeo. Lo riferisce la Tass.

La lista comprende infatti tra gli altri gli Usa, i Paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera oltre che ovviamente la stessa Ucraina. Secondo il decreto, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli.

La risposta alle sanzioni europee

La decisione resa pubblica oggi potrebbe essere solo l’inizio della ‘risposta’ russa alle sanzioni imposte dai Paesi europei. Una replica attesa anche in seguito all’invio di armi all’Ucraina che ha ulteriormente indispettito la Russia.

L’unica possibilità per una de-escalation del conflitto e delle tensioni con l’Unione Europea resta quella della diplomazia. Il terzo giorno di incontri tra emissari russi e ucraini non ha fornito ancora risposte certe e la soluzione sembra ancora lontana.