Mara Carfagna all'Hotel Mediterraneo di Napoli

“Napoli e la Campania sono del tutto centrali nella visione di crescita del Mezzogiorno e lo testimoniano i tanti investimenti in corso ed in arrivo. Il Sud deve essere inteso non come territorio da assistere bensì come area del Paese da mettere in condizione di competere con le altre”. A dirlo è il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, in occasione della sua visita a Napoli per partecipare alla Conferenza programmatica “Capitale Mezzogiorno. L’Italia del Sud, risorsa fra Europa e Mediterraneo” che si è tenuta presso l’hotel Mediterraneo.

Il capitolo Bagnoli

L’evento testimonia l’attenzione del governo e della Carfagna per il Meridione come già avvenuto in occasione del vertice internazionale tenutosi nelle scorse settimane a Sorrento. Nella stessa giornata il ministro si è recata anche in altri luoghi a cominciare da Bagnoli per la riunione della cabina di regia: È la prima dopo le modifiche che ho portato in Consiglio dei Ministri. Ora il sindaco Manfredi ha il ruolo di commissario straordinario ed ha i mezzi normativi per poter agire. Se saremo bravi potremo determinare un cambio di passo importante e dimostrare che al Sud non esistono sconfitte ma sfide vinte. Da qui ai prossimi anni Bagnoli potrà essere il simbolo del Mezzogiorno che vuole riscattarsi”.

Il ministro Carfagna interviene sul salario minimo

La giornata napoletana del ministro per il Sud e la coesione territoriale si è conclusa a Caivano dove ha sottolineato l’importanza del potenziamento della videosorveglianza, come richiesto da Don Patriciello, e del lavoro per favorire la crescita e lo sviluppo del posto. Incalzata dai giornalisti, il ministro Carfagna si è soffermata anche su temi relativi al lavoro: “In merito al salario minimo l’Ue sollecita gli Stati membri ad occuparsi del tema del lavoro rispettando le scelte di ciascuno di essi. C’è chi lo fa sol salario minimo e chi come noi con la contrattazione collettiva. Ma l’obiettivo è condivisibile, non si può lavorare e poi non avere neanche le risorse per pagare le bollette. Bisogna mettere più soldi in busta paga per combattere anche l’inflazione che incide sul potere di acquisto. Il reddito di cittadinanza, inoltre, ci impone di riflettere come può essere migliorato ma non può essere messo in discussione dopo le difficoltà acuite dalla pandemia. Vanno però evitati i tanti abusi ed i grossi sprechi”.

Verso le politiche 2023

Uno sguardo del ministro Carfagna anche al 2023 per commentare Renzi che lancia “l’area Draghi”: “Se si intende che dopo un governo serio ne occorre un altro altrettanto valido allora sono d’accordo. Gli italiani chiedono serietà e credibilità. Il governo Draghi ha costruito un patrimonio di affidabilità al quale i cittadini difficilmente rinunceranno”.