saldi

L’inflazione ed il Covid sono fattori che possono frenare la spesa delle famiglie ma tra gli operatori economici al momento vige ottimismo per quanto riguarda i saldi. Le vendite promozionali sono partite il 2 luglio e saranno attive fino al 30 agosto. Secondo i dati di Confesercenti Campania, nella nostra regione circa 850mila cittadini sono pronti a spendere 257 euro a testa per un totale che si aggira intorno ai 220 milioni di euro, raggiungendo così un +10% rispetto al 2021. A questa cifra vanno aggiunti i 750mila turisti attesi in Campania e tendenti ad acquistare beni per circa 90 milioni di euro.

“Questi dati ci inducono all’ottimismo – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno, – ed è quello che provano pure i consumatori, che hanno voglia di riacquistare la libertà anche di spendere dopo la pandemia e le restrizioni. I saldi possono portare benefici essenziali all’economia della nostra regione, specie per i comparti di abbigliamento, calzature, pelletteria e biancheria in chiara contrazione di incassi. I saldi estivi del 2022 – avverte il presidente di Confesercenti Campania – proporranno inizialmente in media il 20-30% di sconto, per poi gradualmente crescere nelle promozioni sino al 50-60%. Questo perché le attività di abbigliamento e di calzature, le più sollecitate dai saldi, sono in grande difficoltà avendo dovuto sopportare, in questi primi 6 mesi del 2022, una perdita del fatturato del 30% circa rispetto agli introiti del 2021. Auspichiamo, dunque, che questi saldi possano rispondere alle aspettative degli imprenditori e confermare le previsioni di acquisto dei consumatori. Molto importante – chiude Schiavo – sarà l’apporto delle migliaia di turisti già presenti ed in arrivo nella nostra regione”.

Per Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli, “il nostro centro studi nazionale prevede una cifra di spesa di 170-250 euro. Si rivedono gli incassi del 2019. C’è voglia di tornare a vivere. La massiccia presenza dei turisti darà un ulteriore contributo ai fatturati. Le previsioni sono buone ma è difficile esserne certi per i problemi legati al Covid ed alla guerra. Inoltre anche l’inflazione – chiude la presidente di Confcommercio Napoli – è un elemento che grava sulle famiglie ed ha ripercussioni sul commercio”.

Ad indicare i prodotti più richiesti durante i saldi è il centro studi di Confesercenti Campania: calzature (67%), poi a seguire maglie e maglierie in generale (66%), gonne e pantaloni (41%), vestiario e accessori per il mare (38%), intimo (38%), camicie (37%), abiti e completi (30%), borse (20%), accessori (16%), biancheria per la casa (15%), cinture (12%), piccola pelletteria (12%). In generale in Italia i saldi sono attesi soprattutto al Sud, dove parteciperà il 74% della popolazione, contro il 68% del Nord e il 64% del Centro. Il 33% acquisterà già durante il fine settimana.

M. Alt.