Sanità. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge e al disegno di legge mirati a ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario nazionale. Questi provvedimenti, elaborati attraverso un confronto con le regioni, gli ordini professionali e le associazioni dei cittadini, sono stati annunciati dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha sottolineato come l’abolizione del tetto di spesa per il personale sanitario, prevista dal 1° gennaio 2025, sia una delle misure chiave per migliorare il servizio.
Le nuove misure
Il decreto legge, composto da sette articoli, introduce diverse novità per migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Tra queste, un Cup unico regionale o infraregionale, che includerà tutte le prestazioni disponibili sia del pubblico sia del privato convenzionato. Questo sistema mira a rendere più efficiente la gestione delle prenotazioni e a superare le attuali limitazioni dei Cup regionali, dove il privato convenzionato è spesso poco rappresentato.
Inoltre, sarà istituita una Piattaforma nazionale per le liste d’attesa, sotto la gestione dell’Agenas (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), per monitorare in tempo reale i tempi di erogazione delle prestazioni. Questo nuovo sistema di monitoraggio consentirà una maggiore trasparenza e un controllo più efficace sui tempi di attesa.
Esami e visite nel weekend
Una delle novità più significative è la possibilità di effettuare esami e visite diagnostiche anche durante il weekend, estendendo così le fasce orarie disponibili per i cittadini. Questa misura, insieme all’obbligo per le aziende sanitarie di non sospendere o chiudere le agende di prenotazione, mira a ridurre i tempi di attesa e a migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie.
Ispezioni e controlli
Per garantire il corretto funzionamento del sistema, sarà istituito un ispettorato generale di controllo sull’assistenza sanitaria, alle dirette dipendenze del Ministero della Salute. L’ispettorato avrà il compito di verificare la gestione delle liste d’attesa e i piani operativi per il recupero delle stesse, potendo accedere a tutte le strutture sanitarie per analizzare le eventuali disfunzioni.
Incremento della spesa per il personale
Un altro punto chiave del decreto è l’incremento della spesa per il personale sanitario, con un aumento del 15% rispetto al Fondo sanitario dell’anno precedente. Questo provvedimento sarà in vigore già nel 2024, con l’obiettivo di superare definitivamente il tetto di spesa a partire dal 2025.
Reazioni e commenti
La Lega ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione delle nuove misure, evidenziando l’importanza di aumentare i fondi per il personale e di introdurre visite mediche anche nel weekend. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha invece criticato l’intervento del governo, definendolo insufficiente e accusando l’esecutivo di non affrontare il problema principale, ovvero il blocco delle assunzioni nel settore sanitario.
Il ministro Schillaci ha ribadito l’impegno del governo per migliorare il Servizio sanitario nazionale, sottolineando l’importanza della collaborazione tra tutte le parti coinvolte per garantire tempi certi per le prestazioni. “Ognuno deve fare la sua parte, avremo un SSN migliore e lo dobbiamo ai cittadini”, ha dichiarato il ministro.
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