Superbonus

Superbonus. Riaprire il termine del 25 novembre, sbloccare i crediti incagliati e riordinare tutto il sistema degli incentivi per interventi sugli immobili. Queste, in estrema sintesi, le richieste formulate da Confedilizia in un’audizione presso la Commissione Bilancio del Senato in merito al decreto “Aiuti-quater”.

Le proposte

Due le esigenze nell’immediato secondo l’associazione: per sbloccare i crediti fermi presso gli intermediari, il cui stallo sta provocando problemi enormi in tutta Italia Confedilizia invita a ipotizzare anche forme di coinvolgimento diretto dello Stato (con l’acquisto di crediti incagliati da parte di sue partecipate), evidentemente limitate a questa fase transitoria.

La seconda esigenza evidenziata è quella di riaprire il termine del 25 novembre per la presentazione della comunicazione di inizio lavori per ridurre quanto possibile i problemi che il brusco cambiamento sta creando a famiglie, professionisti e imprese.

Confedilizia inoltre invita il parlamento e il governo a procedere a una riorganizzazione di tutta la normativa esistente per un sistema stabile ed equilibrato di sostegno per la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Secondo l’associazione però non ci dovrà essere una misura di detrazione unica ma dovranno continuare a essere maggiormente incentivati – come sinora accaduto con il sismabonus e l’ecobonus, poi confluiti nel superbonus – gli interventi di miglioramento sismico e quelli di efficientamento energetico

Questione crediti

La soluzione, contenuta nel dl aiuti quater, di rateizzare fruire in 10 e non 5 anni i crediti d’imposta del Superbonus, “sebbene costituisca una ulteriore opzione, non riesce ad essere risolutiva”.

Lo afferma il dg dell’Abi Giovanni Sabatini in audizione alla commissione bilancio del Senato per la conversione del decreto, ribadendo di aver proposto assieme ad Ance una soluzione a carattere “straordinario” e di “essere disponibili a “discuterne nell’ambito di un apposito tavolo di lavoro”.

“L’auspicio è che si possa giungere ad una soluzione condivisa ed efficace che ponga rimedio ai problemi sin qui delineati” ha concluso.