Chi dice che i giovani sono fannulloni e non hanno voglia di lavorare, non ha mai conosciuto associazioni come AEGEE-Napoli, APG, Europiamo o Global Shapers.
Hanno tra i 18 e i 35 anni i giovani coinvolti in queste ONG. E leggere la portata del loro impatto vi stupirà.
Organizzazioni nate con lo scopo di diffondere partecipazione, attivismo e consapevolezza tra i giovani, lavorano alla realizzazione degli Youth Goals, e fanno di tutto per dimostrare che l’idea di un mondo più inclusivo, equo e sostenibile è tutt’altro che una mera utopia.
Alcuni progetti attivi
“Questi giovani hanno tutti il telefono in mano! Non alzano più gli occhi dallo schermo”. Ma attenzione a come lo usano! Alcuni di loro, stanno compilando il form per partecipare allo Europe Cafè, iniziativa finanziata dallo European Solidarity Corps e portata avanti da AEGEE, una delle maggiori organizzazioni studentesche interdisciplinari, che a Napoli si incontra una volta al mese in Galleria Principe. Ogni mese, un tema diverso: creatività, europrogettazione, diritti, affrontati con tecniche di educazione non formale. Immancabile il caffè/aperitivo offerto, per chiudere le attività con la convivialità che a Napoli non può proprio mancare.
Qualche altro invia la conferma d’iscrizione a N’idea N’GAP, dove GAP non sta solo per saper usare la testa, ma per Giovani Attivisti per la Partecipazione. Due giorni di workshop in compagnia di Roberto Rossetto e Danilo Liguori di APG – Agenzia Promozione Giovani, organizzazione che dal 2008 “lotta per rendere l’Italia un modello virtuoso di partecipazione giovanile”. E lo fa coinvolgendo non solo giovani, ma persone incontrate per le strade della città, dopo un’attenta pianificazione delle attività da svolgere outdoor.
Occasioni di incontro preziose per giovani iperconnessi e spesso troppo lontani, riuniti da eventi finanziati che consentono di mobilitare attivisti da diverse regioni. A volte addirittura da diversi Paesi. È quello che fa Europiamo, che con Erasmus+ porta avanti formazione sull’Europa, informazioni sulle opportunità europee e workshop interattivi.
Ed è quello che fa Global Shapers, associazione di volontariato internazionale che in tutto il mondo promuove progetti di ripresa territoriale, inclusione sociale e valorizzazione della comunità. Ne è virtuoso esempio Heroes Never Sleep, progetto italiano che vede collaborare gli hub delle principali città italiane e ha come sponsor Lavazza. I ragazzi e le ragazze coinvolte intercettano e diffondono storie di eroi – di tutte le età – che con lavoro quotidiano e spesso silenzioso contribuiscono alla realizzazione di uno dei 17 SDGs dell’Agenda 2030 ONU.
Tra gli hub coinvolti, non manca Napoli, che dal 2021 ha creato il format Financial Education, per diffondere l’educazione finanziaria prima online e poi nelle scuole campane.
L’impatto sui giovani
L’associazionismo crea impatto. E dà speranza. Per questo nasce dai giovani e per i giovani; e per questo è così attivo anche al sud: raccoglie la forza propulsiva spesso generata proprio dalla rabbia verso tutte quelle cose non funzionano. È la voce dei giovani che non vogliono essere conniventi, che non si accontentano di condividere post indignati sui social, ma offrono offline il proprio contributo per il mondo che era stato loro promesso. E che non hanno trovato.
Contributo, questo, volontario. Cioè gratuito. Partecipato perché ci credono. Attivo perché ne vale la pena.
Ce lo spiega Roberto Rossetto, trainer, project manager e giovane imprenditore che ha partecipato a più di 50 progetti internazionali in ambito giovanile. Alla domanda Perché lo fai? risponde: Per essere parte di un obiettivo. Creare una rete che abbia valori condivisi e sappia come diffonderli. È proprio questo che mi spinge. L’orientamento alla creazione di valore. La realizzazione di un impatto sulle persone e sul territorio.
di Fabiana Stornaiuolo