Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania. Pnrr - Ospedale

La bocciatura della legge regionale campana sul terzo mandato per il presidente della Giunta ha acceso il dibattito politico nazionale. La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che avrebbe permesso a Vincenzo De Luca, attualmente al secondo mandato consecutivo, di ricandidarsi per un terzo.

Le reazioni del centrodestra sono state immediate e pungenti.
Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha dichiarato:

“A Vincenzo De Luca non resta che la scelta monarchica, candidare un figlio. Può darsi che vedendo oggi Re Carlo III in Parlamento possa essere ispirato in questa visione dinastica. Ma il terzo mandato per lui non ci può essere. Credo che la decisione della Corte rappresenti un’indicazione che vale ‘erga omnes’, perché la Costituzione vige in tutto il territorio nazionale, senza eccezioni. Un saluto a De Luca: morto il re, viva il Re. Detto con simpatia e con auguri di lunghissima vita”.

Più duro il commento del senatore di Fratelli d’Italia, Sergio Rastrelli:

“Con la pronuncia della Consulta, De Luca esce definitivamente di scena dalla politica nazionale. Cala finalmente il sipario su una stagione di basso potere e di asservimento clientelare che ha mortificato per 10 anni la regione Campania, e sul suo piccolo, pessimo interprete”.

Anche Gigi Casciello, coordinatore regionale in Campania di Noi Moderati, ha sottolineato la necessità di voltare pagina:

“La Corte Costituzionale mette fine alla stagione del deluchismo. Il buon senso avrebbe suggerito al presidente di non insistere con un atto di arroganza politica. Ora si apre una nuova fase per la politica campana, che il centrodestra è pronto a interpretare con responsabilità, proponendo le migliori energie, uomini e donne capaci di far ripartire una regione che oggi sconta gravi ritardi in sanità, trasporti, servizi e sicurezza. Noi Moderati sarà la casa di chi crede in una Campania diversa, fondata sulla serenità, il buon governo e scelte ponderate”.

La sentenza della Consulta, che pone un argine costituzionale ai terzi mandati a livello regionale, apre dunque nuovi scenari politici in Campania e segna, con ogni probabilità, la fine della lunga leadership di Vincenzo De Luca.


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