La Commissione europea renderà pubbliche lunedì prossimo le attese previsioni economiche primaverili, come annunciato dal commissario all’Economia Valdis Dombrovskis al termine dell’Ecofin. Le anticipazioni lasciano intravedere un quadro contrastato: se il 2024 ha superato le attese, i nuovi dazi statunitensi e le relative incertezze stanno già frenando la crescita, con rischi al ribasso per i prossimi mesi.
“I rischi puntano verso l’indebolimento“, ha avvertito Dombrovskis, sottolineando come questa tendenza “metta in rilievo la necessità di restare focalizzati su misure urgenti” per rilanciare la competitività europea. Un monito che arriva mentre l’UE si misura con le tensioni commerciali transatlantiche, dopo le recenti misure protezionistiche di Washington che hanno colpito settori strategici come l’auto elettrica e l’acciaio.
Tra ripresa e nuovi venti contrari
Le parole del commissario lettone tracciano un bilancio a due velocità. Da un lato, la tenuta dell’economia Ue nel primo semestre 2024 – migliore delle stime – ha evitato il temuto recesso. Dall’altro, però, l’impatto delle barriere commerciali e il rallentamento della domanda globale stanno creando nuove pressioni, soprattutto per le economie esportatrici come Germania e Italia.
La pubblicazione delle previsioni aggiornate sarà cruciale per valutare:
L’effettiva portata del freno ai dazi USA
Le stime di Pil e inflazione per il 2024-2025
Le possibili contromisure Ue per proteggere l’industria continentale
La sfida della competitività
Proprio la competitività resta il nodo centrale, come ribadito da Dombrovskis. La Commissione è sotto pressione per accelerare sul Piano Industriale Verde e sugli aiuti di Stato, ma gli Stati membri rimangono divisi su tempi e modalità. Intanto, la Bce è chiamata a bilanciare la lotta all’inflazione con il sostegno alla crescita, in un contesto che richiederebbe maggiore flessibilità monetaria.
L’appuntamento di lunedì fornirà il quadro ufficiale su cui Bruxelles costruirà le prossime mosse, tra difesa del mercato unico e nuove strategie industriali.
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