Unesco Napoli

La “Call for action: lo spirito di Napoli” è il risultato del vertice Unesco che si è tenuto a Palazzo Reale di Napoli. Per tre giorni Napoli si è trasformata in capitale mondiale della cultura ospitando delegazioni di 194 Paesi. Dal capoluogo campano parte una vera e propria “chiamata ad agire” per tutelare il patrimonio culturale materiale e immateriale del mondo. Nella tre giorni, inoltre, si è discusso anche di come i cambiamenti climatici ed il turismo di massa impattano sulle popolazioni, sui luoghi e chiaramente sul patrimonio culturale. Il vertice a Napoli dell’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di educazione, scienza e cultura (Unesco) è stata anche l’occasione per i delegati esteri di vedere ed ammirare di persona le bellezze storiche e culturali del centro storico partenopeo.

Alla conferenza stampa finale, dopo l’adozione della “Call for action: lo spirito di Napoli”, hanno preso parte il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ed il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “L’Italia è un gigante mondiale della cultura – dice il ministro Antonio Tajaniper il patrimonio e la storia millenaria che ha. Ma anche per tutto ciò che stiamo facendo nel mondo per tutelare il patrimonio artistico. Un esempio è il nostro impegno a Odessa per ricostruire la cattedrale danneggiata dai bombardamenti russi. Missioni italiane sono presenti in tutto il mondo ed il nostro personale è sempre apprezzato per la sua professionalità. Il governo ha voluto fortemente questo evento a Napoli proprio per ciò che la città rappresenta dal punto di vista culturale”.

La tre giorni Unesco a Napoli è destinata a lasciare un segno tangibile.

Lo “spirito di Napoli” – dice il ministro Gennaro Sangiulianoè un nome che resterà nella storia. Fa una radiografia dei problemi del nostro tempo connessi alla tutela del patrimonio culturale e prospetta anche delle soluzioni che i governi sono chiamati ad adottare. Tutti i temi trattati sono questioni che non può affrontare uno Stato singolo ma devono essere affrontati in una prospettiva internazionale”.

 

Per il sindaco Gaetano Manfredi “è stata una tre giorni molto positiva con una grande partecipazione internazionale. Il documento finale è una sintesi di una politica che mette insieme il valore materiale e immateriale dei beni culturali e la partecipazione delle comunità come fattore di valorizzazione. Napoli è al centro del dibattito culturale internazionale”. Alla conferenza stampa di chiusura della “Cultural Heritage in the 21st Century” tenutasi a Napoli anche la direttrice generale Unesco, Audrey Azoulay, che ha sottolineato la bellezza della città di Napoli ed il suo ruolo di primo piano in tema di patrimonio culturale. 

di M. OLA

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