Autonomia differenziata spacca italia parlamento

Dopo una lunga maratona notturna, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sull’Autonomia Differenziata. Con 172 voti favorevoli, 99 contrari e 1 astenuto, il provvedimento è ora legge. La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione su X, dichiarando: “Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un’Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull’intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini”.

Le reazioni delle opposizioni

Il Partito Democratico ha annunciato l’intenzione di promuovere un referendum per abrogare la legge. “Insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum” ha dichiarato un portavoce del PD, definendo la legge come lo “spacca Italia”.

Il Movimento 5 Stelle ha reagito in Aula intonando l’inno di Mameli e sventolando il tricolore. Il loro leader, Giuseppe Conte, ha criticato duramente la maggioranza su Facebook: “Da ieri e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l’istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze”.

Il Governo e la maggioranza esultano

Dal lato del governo, i toni sono stati ben diversi. Massimo Bitonci, sottosegretario al MIMIT, ha dichiarato: “Oggi, più che mai, è chiaro che l’autonomia differenziata è la scelta migliore per il futuro dell’Italia, un sogno che diventa realtà, richiesto a gran voce da Veneti e Lombardi con i referendum del 2017. Un grande risultato, che ora, attraverso le intese con le Regioni, potrà portare nuove materie per le regioni che vorranno cogliere questa fondamentale opportunità”.

Il ministro delle Autonomie, Roberto Calderoli, ha espresso la sua emozione su Facebook: “C’è il via libera definitivo della Camera all’Autonomia differenziata! L’approvazione di oggi è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti, con un voto che scrive una pagina di storia per tutto il Paese”.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha commentato su Instagram: “Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l’Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge. Una vittoria di tutti gli italiani: grazie a tutti!”

Critiche dure dalla sinistra

La deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha criticato aspramente il metodo e il contenuto della legge: “Abbiamo appena finito una lunga nottata in Parlamento per approvare l’autonomia differenziata. Noi ovviamente ci siamo opposti in tutti i modi: un’autonomia differenziata che divide il Paese. Ci saranno più burocrazia e più diseguaglianze”. Ha aggiunto che la maggioranza ha approvato il testo “di notte con un atteggiamento da caterpillar”.

Il deputato di Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha denunciato l’atteggiamento della Lega in Aula: “L’altro giorno hanno fischiato e picchiato chi mostrava la bandiera d’Italia. Oggi sono venuti in aula con le bandiere dell’indipendentismo padano per festeggiare il mercimonio tra Meloni e Salvini: autonomia differenziata in cambio del premierato. Quello che è accaduto stamattina è un oltraggio alla storia della Repubblica Italiana. Ma la storia d’Italia non può essere messa in vendita”.

La polemica continua

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha risposto alle critiche delle opposizioni, ricordando che la riforma è stata richiesta anche dal centrosinistra in passato: “Bastava che la faceste voi la legge, se eravate così capaci. Non eravate in grado di scrivere come si poteva applicare questa norma?”. Ha concluso con un’ironica stoccata: “E’ inutile che vogliate menar il can per l’aia, vi abbiamo preso con le mani nella marmellata. Altro che maschere e volto, voi siete solo maschera. Il volto l’avete perso da tempo”.

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