Centro direzionale Napoli Pil Campania

Crisi pandemica, caro energia e tassi di interessi in crescita. Uno scenario economico degli ultimi anni complicato nel quale la Campania è riuscita a rimanere a galla. Anzi di più. I dati indicano che la nostra regione, rispetto al 2019 pre Covid, è cresciuta del 2,4%.

Su 20 regioni, la Campania si piazza all’ottavo posto per crescita nel panorama nazionale. Al Sud è la seconda. A fare meglio solo la Puglia con una crescita del 3,9%.

La Campania batte regioni di assoluta centralità nell’economia nazionale come il Lazio, fermatosi a quota +2,3%, e superando nettamente anche alcune regioni del Nord. Tra queste il Piemonte che si è fermato +1,6%. Un risultato importante per la Campania visto che, secondo i dati dell’analisi condotta dall’Ufficio Studi degli artigiani della Cgia, la media nazionale è intorno al 3%. Nel quadro complessivo a crescere di più è stato il Nord-Est (+4%) seguito dal Nord-Ovest (+3,9%). Il Sud con il suo +1,8% ha superato il Centro che si ferma a quota +1%.

Comparti in crescita

A dare spinta alla nostra regione sono i consumi delle famiglie ma senza dubbio anche settori come il turismo, la manifattura, gli investimenti e le esportazioni. L’export campano è trainato dal settore farmaceutico che vale il 17% del commercio estero regionale. Un comparto in crescita costante che sta creando lavoro e la nascita di molte aziende specializzate in Campania. Meglio nelle esportazioni solo il comparto agroalimentare pari al 28,6%.

Abbiamo a disposizione in Campania – dice Nicola Caputo, assessore regionale all’agricoltura, – una grande varietà di eccellenze agroalimentari ed un numero elevato di prodotti locali che sono i protagonisti della nostra agricoltura. Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio il nostro territorio. È necessario ora focalizzare maggiormente gli sforzi sul rafforzamento delle filiere e favorire e sviluppare forme di cooperazione consortili per superare la dimensione talvolta minima delle aziende. Il ruolo della Dop Economy in questo contesto è centrale e i dati sulla ricaduta delle filiere dei prodotti Dop e Igp ci confermano che la strategia che abbiamo messo in campo favorisce una crescita complessiva dei territori, alzando la qualità dei prodotti e aumentandone la competitività sui mercati internazionali“.

Il traino dei turismo

A fare da traino alla crescita della Campania è anche il settore del turismo. Il 2023 ha superato per presenze il 2019 pre Covid e lo si intende anche dal record di transiti a Capodichino (oltre 12 milioni). Ed anche nel comparto ricettivo si registrano nuove possibilità lavorative e la nascita di ulteriori attività. “I dati del superamento dei livelli pre-Covid da parte dell’’economia campana – dice Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania, – dimostrano che il territorio gode di un beneficio istituzionale conclamato. In particolare, il settore turistico è stato il primo a lanciare segnali di ripresa e a raggiungere risultati più che soddisfacenti già nel 2022. Stiamo lavorando sulla messa a sistema di questi risultati, che grazie alla nostra programmazione diverranno presto strutturali”.

di M. OLA.

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