Lunedì prossimo, alle ore 12, la I Commissione consiliare permanente della Regione Campania esaminerà la proposta di legge “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale”. La proposta, presentata dal consigliere Giuseppe Sommese (Azione) e sostenuta dalla Commissione presieduta dallo stesso Sommese, mira a limitare la rieleggibilità immediata per i Presidenti di Giunta dopo due mandati consecutivi, in linea con la legge nazionale n. 165 del 2004. In particolare, il testo stabilisce che chi ha ricoperto il ruolo di Presidente della Giunta per due mandati consecutivi non potrà essere rieletto per un terzo mandato in via continuativa.
“La disposizione si allinea ai principi di trasparenza e alternanza richiesti dalla legge nazionale,” ha dichiarato Sommese, sottolineando come il computo dei mandati partirà dall’attuale mandato alla data di entrata in vigore della normativa. La legge, una volta approvata, diventerà effettiva 15 giorni dopo la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
Modifiche alla legge elettorale regionale
Insieme alla proposta di rieleggibilità, all’ordine del giorno della Commissione sarà discussa la proposta di legge presentata dal capogruppo PD Mario Casillo, che mira a introdurre importanti modifiche alla legge elettorale della Regione Campania, la n. 4 del 2009. Tra le novità principali:
- Rimozione del limite del 65% al premio di maggioranza per garantire una rappresentanza che rispetti il risultato elettorale.
- Definizione della soglia di sbarramento al 3% per evitare la dispersione dei voti e favorire la stabilità.
- Sospensione dalla carica di Consigliere regionale per chi assume l’incarico di Assessore, mantenendo una chiara separazione tra i ruoli istituzionali di controllo e gestione.
“Si cerca un punto di equilibrio tra coerenza istituzionale e rappresentatività elettiva,” ha spiegato Casillo nella relazione alla legge, “per evitare sovrapposizioni di ruoli che limitino l’autonomia di indirizzo e controllo del Consiglio Regionale”.
Referendum contro l’autonomia differenziata
Infine, la I Commissione esaminerà una proposta di legge alle Camere per modificare la legge n. 86 del 2024 sull’autonomia differenziata delle Regioni. La Regione Campania, insieme ad altre, ha presentato una richiesta di referendum abrogativo per modificare questa legge, criticata per presunti “profili di incostituzionalità” e per i rischi di disparità tra regioni. La proposta di modifica mira a garantire che i livelli essenziali di prestazione (Lep) siano adeguatamente finanziati e rispettosi dei criteri di eguaglianza sostanziale tra i cittadini italiani. “Questo intervento è essenziale per assicurare che l’autonomia regionale non comprometta l’unità e la coesione nazionale,” ha ribadito la Commissione.
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