Start up Innovative Campania, Valeria Fascione

La Campania è la terza regione in Italia per start up innovative. Con circa 1350 unità, che costituiscono il 9,2% del totale nazionale, la nostra regione è superata solo da Lombardia e Lazio. Sono dati importanti certificati dal Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unioncamere, Infocamere e Mediocredito Centrale.

Buone notizie anche per Napoli e Salerno. Entrambe le province sono nella top ten nazionale per numero di startup e Pmi innovative. Nello specifico, la provincia di Napoli sale addirittura sul podio attestandosi al terzo posto mentre la provincia di Salerno si classifica ottava. Dati che indicano senza mezzi termini come la Campania sia in grado di dare risposte ed affermarsi in questo settore. Un’opportunità per tanti giovani con l’obiettivo di trattenerli sul territorio regionale dopo essersi formati.

“Si tratta ormai di un posizionamento consolidato – dice Valeria Fascione, assessore della Regione Campania con deleghe a Ricerca, Innovazione e Start up, – che rappresenta anche la dinamicità del nostro sistema. La Campania è anche la prima regione in relazione al trend di crescita delle start up innovative. Siamo primi anche per quanto riguarda l’imprenditoria giovanile con l’11,3% mentre la media nazionale è dell’8,7%. Inoltre siamo la seconda regione per numero di incubatori certificati, riuscendo a coprire tutte le province. Sostenere le start up vuol dire anche dare opportunità lavorative ai nostri giovani, formati e davvero capaci, evitando che vadano via”.

Intanto sono attese nei prossimi giorni le graduatorie dei bandi regionali scaduti lo scorso luglio. Sono circa 870 le domande pervenute per un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro relativi alla programmazione 2021-2027. Fondi che si aggiungono ai 50 milioni di euro già stanziati dalla Regione Campania per la programmazione 2014-2020. “Sono davvero tante le domande pervenute – specifica l’assessore Fascione – ed a breve saranno pubblicate le graduatorie. Il 30% delle domande presentate riguarda il settore delle tecnologie abilitanti. Tra queste in larga parte intelligenza artificiale, metaverso e cybersecurity. Inoltre, domande di finanziamento sono arrivate anche per start up relative a settori come scienze della vita, imprese culturali e creative, aerospazio e automotive”.

di M. OLA

 

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