Clima movimenti ambientalisti

I movimenti ambientalisti hanno, negli ultimi anni, attirato l’attenzione dell’opinione pubblica su importanti questioni ambientali e hanno spinto molti a prendere posizione sulle sfide ecologiche del nostro tempo e a chiedere azioni concrete per la salvaguardia del pianeta.

Fridays For Future

Uno dei movimenti più noti è Fridays For Future (FFF), nato nel 2018 dalla protesta solitaria di una studentessa svedese, Greta Thunberg, che, davanti al Parlamento svedese, chiedeva azioni contro il cambiamento climatico. Il movimento si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, con milioni di studenti che hanno manifestato ogni venerdì per protestare contro i governi e scioperare per l’adozione di politiche e pratiche sostenibili volte a ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale.

FFF è organizzato in modo decentralizzato, senza una struttura gerarchica, ma con gruppi locali che si coordinano tra di loro attraverso i social media e altri strumenti di comunicazione digitale. Il movimento ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico e di spingere i governi a prendere misure concrete per ridurre le emissioni di gas serra e proteggere l’ambiente.

Ultima Generazione

Un altro movimento ambientalista recente è Ultima Generazione (UG), nato in Italia nel 2019. Anche UG si concentra sulla lotta contro il cambiamento climatico e sulla promozione di pratiche sostenibili, ma si distingue da FFF per la sua struttura organizzativa più tradizionale, con un comitato centrale che coordina le attività dei gruppi locali.

UG ha come obiettivo principale sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e le imprese sui problemi ambientali e promuovere un cambio di paradigma verso un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il movimento ha anche lanciato alcune campagne specifiche, come quella contro la plastica monouso e quella per la riduzione delle emissioni di gas serra nel settore del trasporto.

Extinction Rebellion 

Extinction Rebellion (XR) è un movimento ambientalista nato nel Regno Unito nel 2018, che ha rapidamente diffuso la sua influenza in molti altri Paesi del mondo e che si distingue da altri movimenti ambientalisti per la sua strategia di attivismo non-violento e di disobbedienza civile. Il movimento ha organizzato diverse azioni di protesta in tutto il mondo, come blocchi stradali, sit-in e occupazioni di edifici pubblici, al fine di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi ambientali e di spingere i governi a prendere misure concrete per proteggere l’ambiente.

Tra gli obiettivi specifici di XR vi è quello di richiedere ai governi di dichiarare lo stato di emergenza climatica e di agire di conseguenza, di raggiungere la neutralità delle emissioni di gas serra entro il 2025 e di istituire un’assemblea cittadina per discutere di soluzioni per l’ambiente e per la giustizia sociale.

Gli scetticisimi 

Le critiche e le polemiche, come sempre, non mancano: alcuni sostengono che le manifestazioni e le proteste organizzate da questi movimenti siano troppo estremiste o che non tengano in considerazione i costi economici e sociali delle politiche ambientali, mentre altri li accusano di essere troppo influenzati da interessi politici o di essere troppo elitari, rappresentando solo una piccola porzione della società.

Inoltre, alcuni ambientalisti critici sostengono che questi movimenti non siano abbastanza inclusivi e che non tengano sufficientemente conto delle questioni sociali ed economiche, come la povertà e l’accesso all’energia, mancando di concretezza e di proposte realistiche per affrontare i problemi ambientali.

Nonostante le critiche, questi movimenti hanno senza dubbio contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi ambientali, dimostrandosi capaci di coinvolgere i giovani e il dibattito.

di Serena Lena