Intelligenza artificiale

Il governo italiano ha varato la prima legge volta a regolare l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) nella società, aprendo la strada a una gestione responsabile e consapevole di questa tecnologia tanto attesa quanto temuta.

Regolamentazione e controllo governativo

Il provvedimento si ispira al regolamento europeo AI Act, ma pone l’accento sull’importanza di mantenere l’uomo al centro di ogni processo decisionale. Centralizzando la regia a Palazzo Chigi, il governo affida il compito di elaborare la strategia all’Agenzia per l’Italia Digitale e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che diventano le nuove Autorità Nazionali per l’Intelligenza Artificiale. Queste entità avranno il compito di monitorare, vigilare, notificare e sanzionare nell’ambito dell’utilizzo dell’IA nel Paese.

Ripatrio degli esperti e incentivi fiscali

Per attrarre gli esperti nel settore dell’IA, la legge estende le agevolazioni fiscali per i rimpatriati anche a coloro che hanno lavorato all’estero nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Questo sforzo mira a incentivare la presenza di competenze qualificate nel Paese, promuovendo lo sviluppo e l’innovazione nel settore.

Sanzioni penali e nuovi reati

Un aspetto cruciale della legge è l’introduzione di un nuovo reato: la reclusione da 1 a 5 anni per coloro che causano danni attraverso l’uso dell’IA. Questa misura mira a prevenire abusi e comportamenti dannosi nell’applicazione della tecnologia, garantendo la protezione dei cittadini e delle istituzioni.

Investimenti nell’IA: verso una società più tecnologicamente avanzata

Come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, l’Italia investirà un miliardo di euro nello sviluppo dell’IA, grazie all’impegno di Cdp e in particolare di Cdp Venture Capital. Questo investimento mira a favorire la nascita e la crescita delle start-up nel settore dell’IA, nonché a promuovere l’utilizzo diffuso di queste tecnologie da parte delle piccole e medie imprese italiane.

Un mondo aziendale più tecnologico e competitivo

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di affrontare l’impatto dell’IA nel mondo delle imprese, specialmente considerando il vasto numero di PMI italiane. L’obiettivo è quello di mettere queste aziende nelle condizioni di sfruttare appieno le potenzialità dell’IA, promuovendo l’innovazione e la competitività del Made in Italy a livello globale.

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