La Commissione Europea, nelle sue previsioni economiche d’autunno, ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia e per l’Eurozona. Per il 2024, il Pil italiano è atteso crescere dello 0,7%, rispetto al +0,9% previsto a maggio. Una moderata ripresa si intravede per il 2025 (+1%) e il 2026 (+1,2%).
Debito e deficit sotto i riflettori
Secondo Bruxelles, il rapporto debito/Pil dell’Italia raggiungerà il 138,2% nel 2025, con una crescita progressiva fino al 139,3% nel 2026, anche a causa dell’impatto ritardato dei crediti d’imposta edilizi come il Superbonus. Il deficit, invece, è previsto in calo al 3,4% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, migliorando le stime precedenti.
Pnrr e rischi economici
Le previsioni sottolineano come il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sia una variabile cruciale per la ripresa. Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari Economici, ha evidenziato che i ritardi nella sua attuazione potrebbero rappresentare un freno per l’economia. Anche il consolidamento fiscale e le sfide strutturali nel settore manifatturiero potrebbero rallentare il ritmo della crescita.
Contesto europeo
A livello di Eurozona, la crescita del Pil è stimata al +0,8% nel 2024 e al +1,3% nel 2025. In particolare, la Germania registra un segno negativo nel 2024 (-0,1%), confermando una situazione recessiva. Tra le principali economie, Spagna si distingue per una previsione di crescita più robusta, con il Pil al +3% nel 2024.
Rischi geopolitici e ambientali
L’analisi evidenzia anche i rischi derivanti dai conflitti internazionali, come la guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente, oltre alle sfide climatiche. L’aumento dei disastri naturali potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulle persone e sull’ambiente, ma anche sull’economia europea.
L’Italia, come sottolinea la Commissione, avrà bisogno di affrontare con urgenza le sfide interne e internazionali per sostenere una crescita più stabile e duratura.
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