Debito pubblico Italia

A giugno il debito pubblico delle amministrazioni è aumentato di 27,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.843,1 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia.

“L’incremento – spiega Palazzo Koch – riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (14,2 miliardi, a 41,8), il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (12,3 miliardi), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,3 miliardi)”.

Dopo anni di politiche volte alla riduzione del debito, l’Italia – dunque – torna ad accrescere il rapporto tra il deficit e il Prodotto interno lordo. Il post Covid e le conseguenze inflazionistiche delle sanzioni inflitte alla Russia, nonché l’aumento dei tassi di interesse imposti dalla Bce, hanno creato un mix esplosivo che ha fatto perdere al Paese lo ‘slancio’ intrapreso verso la riduzione del debito pubblico che – ora – è tornato a correre e ad incombere sui conti pubblici.