È noto che una piccola parte del mondo concentra tra le proprie mani la gran parte della ricchezza mondiale privata. Un fenomeno che si è accentuato con l’espandersi della globalizzazione negli ultimi decenni fino ad arrivare ai giorni nostri. I ricchi sono sempre più ricchi: l’1% della popolazione mondiale possiede il 45,6% dei patrimoni privati. Se sul pianeta Terra siamo circa 8miliardi di persone, significa che più o meno 80milioni di cittadini posseggono quasi la metà della ricchezza mondiale privata.
Disparità
Un dato che certifica una grande disparità di benessere ed enormi differenze sociali, presenti anche all’interno delle stesse aree sviluppate. E gli anni della pandemia, che hanno sconvolto il pianeta dal punto di vista sanitario ed economico, hanno acuito ancora di più le differenze. Nel 2019, infatti, il dato relativo alla ricchezza privata globale era inferiore: il 43,9%. Attualmente, però, inflazione, tensioni geopolitiche e volatilità sui mercati frenano la crescita realizzatasi nel 2021, il boom della ripresa post Covid che ha visto protagonista anche l’Italia, visto che ora diversi Paesi marciano verso uno sviluppo più lento o addirittura una recessione. Uno scenario fortemente influenzato pure dalla questione energetica.
La tendenza
Ma le previsioni, tuttavia, specialmente se lo scenario internazionale torna in tempi rapidi in un pacifico equilibro, sono che nei prossimi anni riprenderà la crescita economica. Ed in questo contesto tornerà ad incrementarsi anche la ricchezza individuale. Difatti si prevede che già nel 2024 in media la ricchezza per adulto dovrebbe raggiungere nel mondo i 100mila dollari Usa e il numero di milionari superare quota 87milioni di individui. Si tratta di stime previsionali di natura economica e sociale fornite dal Wealth Report 2022 di Credit Suisse Research.
M. Alt.