Giovani parlamento 2022

Sono stati pubblicati i dati relativi alla destinazione del 2 per mille dell’IRPEF ai partiti politici, riferiti alle dichiarazioni dei redditi del 2024 (anno di imposta 2023). La ripartizione, regolata dal decreto legge n. 149 del 28 dicembre 2013, offre uno spaccato interessante delle preferenze espresse dai contribuenti italiani e del conseguente sostegno economico diretto ai partiti politici.

Solo il 4,89% dei contribuenti italiani, pari a 2.053.648 persone, ha scelto di destinare questa quota ai partiti politici, generando un totale di 29.790.532 euro distribuiti tra le diverse forze politiche. A fronte di un totale di oltre 42 milioni di contribuenti, il dato mostra una partecipazione limitata a questa forma di sostegno pubblico, ma evidenzia comunque un forte interesse per alcune specifiche sigle.

Il Partito Democratico guida la classifica delle scelte con 628.782 preferenze, pari al 30,62% del totale, e un importo assegnato di 10.286.158 euro, confermandosi come il partito maggiormente sostenuto. Seguono Fratelli d’Italia, con 382.457 preferenze (18,62%) e 5.658.481 euro, e il Movimento Cinque Stelle, che raccoglie 239.240 preferenze (11,65%) per un totale di 2.739.399 euro.

Tra i partiti di dimensioni più contenute, Europa Verde-Verdi si distingue con 133.725 scelte valide, pari al 6,51% e a un contributo economico di 1.490.932 euro, superando altre forze come Sinistra Italiana (112.391 preferenze, 5,47%, 1.422.458 euro) e Italia Viva (55.814 preferenze, 2,72%, 1.116.947 euro).

I dati confermano una distribuzione piuttosto polarizzata, con i primi tre partiti che raccolgono insieme oltre il 60% delle scelte e la maggior parte dei fondi disponibili. Tuttavia, l’ampia presenza di partiti minori, come Più Europa (57.220 scelte, 2,79%, 821.527 euro) e Radicali Italiani (25.429 scelte, 1,24%, 403.957 euro), dimostra la diversità delle preferenze degli italiani, che si riflette anche nel sostegno alle forze politiche territoriali come Sudtiroler Volkspartei e Union Valdotaine.

Questi numeri offrono una panoramica significativa delle dinamiche politiche italiane, evidenziando il ruolo del 2 per mille come strumento di finanziamento diretto ai partiti, sebbene limitato dalla bassa percentuale di contribuenti che optano per questa scelta.


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