Edilizia - cantiere - Italia

Non c’è pace per l’edilizia europea, un settore che impiega circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di aziende. Un’altra sfida che il comparto dovrà intraprendere è quella della sostenibilità. La Commissione europea ha infatti annunciato un piano per ridurre l’impatto ambientale, offrendo al contempo nuove possibilità di sviluppo alle imprese del settore.

Gli edifici sono infatti responsabili di circa il 50% dell’estrazione e del consumo di risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali dell’Ue generati ogni anno. Inoltre, gli immobili europei sono responsabili del 40% del consumo energetico totale dei ventisette Stati membri e del 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia.

Regole più  moderne rispetto al 2011

La revisione del regolamento sui prodotti da costruzione proposta oggi dalla Commissione europea mira perciò a modernizzare le precedenti norme entrate in vigore nel 2011, creando un quadro armonizzato per valutare e comunicare le prestazioni ambientali e climatiche dei prodotti da costruzione. “I nuovi requisiti di prodotto – si legge in una nota della Commissione – garantiranno che la progettazione e la produzione di prodotti da costruzione” siano resi “più durevoli, riparabili, riciclabili e più facili da ricostruire”.

Le aziende che fabbricano prodotti per l’edilizia dovranno quindi rispettare diversi obblighi

Per dimostrare che i prodotti soddisfino gli standard dell’Ue, all’impresa che li fabbrica si chiederà di redigere “una dichiarazione di prestazione e una dichiarazione di conformità” apponendo la marcatura CE. Richiesta, inoltre, “una documentazione tecnica che descrive la destinazione d’uso e tutti gli elementi necessari per dimostrare la prestazione e la conformità” alle norme.

Gli obiettivi dell’Ue

L’esecutivo Ue mira inoltre a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione del mercato interno attraverso nuove norme comuni. Infine, il regolamento rivisto offrirà soluzioni digitali per ridurre gli oneri amministrativi, in particolare per le piccole e medie imprese, tra cui una banca dati sui prodotti da costruzione e un passaporto digitale dei prodotti