Il Dipartimento della Protezione Civile, a seguito della segnalazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riguardo all’incremento delle emissioni di CO₂ in alcune zone dell’area flegrea, ha immediatamente avviato un’attività di monitoraggio in collaborazione con la Prefettura di Napoli e la Protezione Civile regionale.
Dopo aver trasmesso le informazioni ai sindaci dei comuni interessati, è stato attivato il Servizio Nazionale per garantire un’azione tempestiva sul territorio. In particolare, grazie al coordinamento con i Vigili del Fuoco, l’Ufficio scolastico regionale e le Asl locali, sono stati effettuati controlli mirati su tutti gli istituti scolastici dell’area, al fine di verificare eventuali rischi per la salute pubblica.
Le ispezioni hanno escluso la presenza di CO₂ nella quasi totalità delle scuole, con un solo caso di chiusura dell’istituto in cui è stata rilevata una concentrazione significativa del gas.
Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha sottolineato l’importanza dell’azione congiunta tra le autorità locali e il sistema di protezione civile:
“Il lavoro congiunto con la Prefettura di Napoli, la protezione civile campana, i sindaci, la comunità scientifica e le strutture operative ha permesso di fornire una risposta immediata alle comunità coinvolte. Questo intervento rappresenta perfettamente il senso della Protezione Civile, che mette in campo le migliori competenze del Sistema Nazionale, non solo per la gestione delle emergenze, ma anche per le attività di previsione e prevenzione.”
Le verifiche proseguiranno nei prossimi giorni, concentrandosi in particolare nelle zone identificate dall’Osservatorio Vesuviano come più esposte alle emissioni di gas vulcanici. In queste aree, i sindaci hanno già emanato ordinanze restrittive, vietando l’utilizzo di locali interrati e seminterrati per scopi abitativi, lavorativi e ricreativi fino all’installazione di strumenti di rilevazione della CO₂ con allarme acustico e visivo.
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