Impresa, Ficudia imprese NC

A marzo 2025, il clima di fiducia di consumatori e imprese registra un nuovo calo, segnalando un generale peggioramento delle aspettative economiche. L’indice di fiducia dei consumatori scende da 98,8 a 95,0, mentre quello delle imprese si riduce da 94,7 a 93,3.

Tra i consumatori, il deterioramento più marcato riguarda la percezione dell’economia nel suo complesso e le prospettive future, con il primo indicatore che passa da 100,2 a 93,2 e il secondo da 96,6 a 91,1. Anche la fiducia personale e quella legata alla situazione corrente registrano una diminuzione, sebbene più contenuta.

Il sentiment tra le imprese mostra un quadro differenziato. Servizi e manifattura registrano un calo della fiducia, con i rispettivi indici che scendono da 97,4 a 94,5 e da 86,9 a 86,0. Il commercio al dettaglio rimane sostanzialmente stabile, passando da 104,0 a 103,9, mentre il settore delle costruzioni segna un miglioramento, con l’indice che cresce da 103,4 a 104,6.

Nell’industria manifatturiera si rileva una riduzione della domanda e un aumento delle scorte, ma le attese sulla produzione risultano in lieve miglioramento. Nel comparto delle costruzioni, invece, le previsioni sull’occupazione sono in netta ripresa, nonostante il peggioramento degli ordini. Nei servizi di mercato si osserva un peggioramento generale delle condizioni, mentre nel commercio al dettaglio l’unico segnale positivo è rappresentato dalle migliori prospettive di vendita.

Il calo della fiducia tra imprese e cittadini rappresenta un segnale di incertezza per l’economia italiana, ma alcuni dati suggeriscono che la situazione potrebbe non essere del tutto negativa. Le aspettative sulla produzione, l’occupazione nelle costruzioni e le previsioni di vendita nel commercio al dettaglio indicano un possibile margine di ripresa nei prossimi mesi. Inoltre, i consumatori mostrano un aumento della propensione al risparmio, segno di una maggiore cautela di fronte all’attuale scenario economico.


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