Forestazione

Secondo uno studio del Ministero dell’Ambiente, la superficie boschiva in Italia è pari al 36,6% del territorio nazionale, ma la deforestazione e la perdita di biodiversità si stanno palesando negli ultimi anni come un profondo problema.

Il rapporto dell’Unione Europea ci dice che l’Italia è uno dei Paesi europei con la maggiore perdita di bosco primario: negli ultimi 30 anni ha perso perdendo più del 50% degli alberi, 5 mila in meno al giorno. Inoltre, la forestazione urbana, ovvero la creazione di aree verdi all’interno delle città, è stata spesso trascurata, causando problemi di inquinamento dell’aria e di degrado ambientale, basti pensare che il bando di forestazione urbana lanciato a Milano è andato quasi deserto, con appena qualche richiesta. E’ evidente che un cambio di passo è necessario: più bandi semplificati, piantumazioni di massa, ricorso a progetti di forestazione civica.

I benefici del verde

Gli alberi apportano enormi benefici, producendo ossigeno (un solo albero ne produce ogni anno circa 260 kg), depurando l’aria (un ettaro di foresta assorbe in media 2,5 tonnellate di CO2 e 4,5 kg di polveri sottili) e mitigando il clima (i boschi piantati riducono il rischio di alluvioni e siccità). Valorizzano il paesaggio e aumentano la biodiversità, fungendo da habitat per la fauna (ogni albero ospita una media di 200 specie).

Le difficoltà dell’Italia nel rispettare gli impegni sulla forestazione

L’UE, per contrastare questo fenomeno, ha lanciato un piano ambizioso con l’obiettivo di piantare tre miliardi di alberi entro il 2030 e contribuire a combattere il cambiamento climatico. Un’azione essenziale per il futuro del nostro pianeta e per la sopravvivenza delle generazioni future.

Tuttavia, l’Italia ha avuto e continua ad avere difficoltà a rispettare gli impegni presi per la forestazione ed è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea per non aver rispettato gli impegni presi nel 2013 riguardo alla piantumazione di alberi. Ciò solleva dubbi sul fatto che il nostro paese sia in grado di contribuire in modo significativo a questo ambizioso piano dell’UE.

Il nuovo piano nazionale per la forestazione in Italia

L’Italia ha presentato un nuovo piano nazionale per la forestazione, secondo il quale il nostro Paese si impegna a piantumare 1,5 miliardi di alberi entro il 2030.  Questo è un passo importante nella giusta direzione, ma è necessario che ci sia un impegno concreto per mettere in atto le azioni previste dal piano e raggiungere gli obiettivi prefissati. E’ sicuramente essenziale, infatti, investire in ricerca e sviluppo per creare nuove tecniche di gestione forestale, che siano in grado di garantire la salute delle foreste e la biodiversità. Inoltre, è necessario promuovere la forestazione urbana, creando nuovi spazi verdi in città e migliorando la qualità dell’aria, con un coinvolgimento attivo sia dei cittadini, che devono farsi promotori di nuove politiche green, sia delle amministrazioni, che hanno il dovere di conoscere e utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione.

Il futuro è in gioco e dipende anche dagli alberi.

di Serena Lena