Se a dare respiro alle famiglie è il calo del costo delle bollette e del carburante, a destare forte preoccupazione sono i prezzi relativi ai beni alimentari e di prima necessità. Il periodo Covid, del forte rialzo dei prezzi ed in generale il fenomeno dell’inflazione, stanno creando problemi ai cittadini. Ma non solo. Il calo del potere di acquisto si riflette inevitabilmente in maniera negativa pure sulle attività commerciali.
A lanciare l’allarme è il legale Angelo Pisani, presidente di “Noi Consumatori”: “Un’impennata dei prezzi senza precedenti, quella che ci attende in questi giorni, anche sul banco della spesa dei prodotti di prima necessità, perché riguarda i generi alimentari e beni di consumo che balzeranno in questi giorni ad un più 40% rispetto”. Un vero e proprio salasso per le famiglie e la richiesta unanime alle istituzioni è di intervenire perché ai beni di prima necessità non si può derogare. “C’è un’assenza di tutele e trasparenza – denuncia Pisani – ed esprimo grande preoccupazione per la maggioranza della popolazione sul piano socio psicologico oltre che economico. La notizia, non ancora ufficiale, si cerca di farla passare sotto traccia, ma “Noi Consumatori” è venuta in possesso anche di alcuni listini prezzi dell’industria alimentare in vigore da marzo 2023 da far venire i brividi”.
Aumenti che si sommano ad altri rincari e che, se confermati sui banchi della spesa quotidiana, potrebbero creare ulteriori difficoltà ai cittadini già fortemente provati dalle congiunture economiche di questi anni. “Già a settembre 2022 – precisa Pisani – vi era stato un aumento secco medio di oltre il 20% dovuto, si è detto, alla guerra, ai costi del carburante, gas e luce e della conseguente lievitazione dei prezzi delle materie prime. Ora con l’aumento medio di un ulteriore 20%, già previsto e messo in atto dalla grossa distribuzione per i prossimi giorni, si sale a un + 40 %”. Cosa si aspetta – conclude Pisani – per mettere in campo manovre immediate ed adeguate? Ci rivolgiamo all’esecutivo Meloni affinché vengano assunti immediati provvedimenti per consentire alle famiglie di affrontare almeno i rincari insostenibili come quelli di pasta, pane, latte ed altri generi primari”.
di M. Alt.