Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha perso 153mila imprese guidate da under 35, un dato che rappresenta un calo significativo e preoccupante per il futuro dell’economia nazionale. Nonostante i servizi alle imprese mostrino una crescita positiva, il comparto manifatturiero – pilastro della tradizione industriale italiana – è in difficoltà.

 

A lanciare l’allarme è Eustachio Papapietro, presidente dei Giovani Imprenditori di Confapi, che commenta i dati Unioncamere-InfoCamere sottolineando la necessità di un intervento strutturale per sostenere i giovani imprenditori.

 

Credito, formazione e ricambio generazionale

Secondo Papapietro, il problema non è solo economico, ma anche strutturale: Difficoltà di accesso al credito per i giovani imprenditori. Scarsa formazione in ambito digitale e manageriale, ormai essenziale per competere. Blocco generazionale che ostacola la crescita delle nuove imprese.

 

“La formazione manageriale è un elemento chiave per il successo imprenditoriale,” spiega Papapietro. “Molti giovani non la ricevono, ma è fondamentale per far capire quanto sia bello fare impresa e quanto la manifattura italiana possa ancora essere determinante per il nostro Paese”.

 

Burocrazia e ostacoli normativi

Un altro freno per le imprese giovanili è rappresentato dalla burocrazia e dall’eccesso di regolamentazione. “Serve una vera sburocratizzazione del sistema,” afferma Papapietro. “Io dico sempre che dovrebbe esserci un Ministero della Deregolamentazione: troppe regole scoraggiano i giovani imprenditori più della concorrenza globale”.

 

Infine, Papapietro invita a non focalizzarsi su problematiche macroeconomiche come i dazi imposti dagli USA, che “sono un tema importante, ma i giovani devono prima credere nel fare impresa e solo dopo affrontare problemi di portata globale”.

 

Per garantire un futuro all’imprenditoria giovanile italiana, conclude il presidente di Confapi, servono politiche attive, incentivi concreti e un cambio di mentalità che favorisca il coraggio imprenditoriale e l’innovazione nel settore manifatturiero.