Casa del Made In Italy

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha inaugurato oggi a Napoli la nuova sede del “Made in Italy” in Piazza Garibaldi. Questo centro rappresenta un importante punto di riferimento per le imprese e gli operatori del settore produttivo che desiderano sfruttare al meglio gli strumenti e gli incentivi offerti dallo Stato.

La struttura inaugurata a Napoli si unisce alle altre già operative in diverse città italiane come Torino, Catania, Perugia e L’Aquila. L’obiettivo principale di questi uffici è quello di favorire un contatto diretto con i territori, creando un ponte efficace tra le sedi locali e le direzioni generali centrali del Ministero. Questo approccio mira a creare sinergie con gli stakeholder locali, raccogliendo le istanze del territorio per tutelare, promuovere e valorizzare il Made in Italy.

“In questa casa del Made in Italy – ha dichiarato il Ministro Urso – opereranno i funzionari del nostro Ministero così come accadrà in ogni altro capoluogo di Provincia e di Regione del nostro Paese. Sarà anche il luogo in cui potremo confrontarci con i singoli territori, con le associazioni di imprese, con le Camere di Commercio, con le associazioni che rappresentano i vari settori produttivi, ascoltando le esigenze del territorio e fornendo loro le informazioni necessarie per consentire alle nostre imprese di cogliere al meglio le sfide dell’internazionalizzazione e dell’innovazione digitale e green.”

La scelta di aprire la sede napoletana in prossimità del tradizionale mercatino della Duchesca, noto per la vendita di abbigliamento contraffatto, non è casuale. Urso ha infatti sottolineato come la recente legge quadro sul Made in Italy affronti vari aspetti del fenomeno della contraffazione, dalle risorse finanziarie alla formazione, includendo la creazione dei licei del Made in Italy, che saranno attivi a partire da settembre in molte parti del territorio nazionale. Inoltre, il Ministro ha annunciato l’introduzione di norme necessarie per contrastare l’italian sounding e altre forme di contraffazione, specializzando i tribunali locali e autorizzando l’uso di agenti sotto copertura per infiltrarsi nelle grandi centrali della contraffazione e colpire al cuore questo sistema.

Parallelamente, il Ministero ha destinato risorse significative per l’identificazione della filiera del Made in Italy tramite la tecnologia blockchain. Questo permetterà ai consumatori di individuare con precisione come e dove è stato realizzato ogni prodotto, garantendo maggiore trasparenza e autenticità.

L’apertura della “Casa del Made in Italy” a Napoli rappresenta un passo importante per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio produttivo italiano, promuovendo un contatto diretto tra le istituzioni e le realtà locali, e offrendo alle imprese gli strumenti necessari per affrontare con successo le sfide del mercato globale.

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