L’inflazione consuma i redditi ed erode i risparmi. Se il costo della vita aumenta, gli italiani fanno ricorso a quanto accumulato negli anni per poter mantenere reggere ai rincari.
Le famiglie italiane, quindi, hanno cercato in questi anni di sostenere i consumi intaccando la propria ricchezza finanziaria, con “una perdita reale per una famiglia pari a 17.600 euro di potere di acquisto, tra il 2021 e il 2023′ utilizzati per i consumi.Lo afferma Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio nella presentazione della congiuntura autunnale.
“Questo fenomeno c’è stato, sicuramente c’è ancora e impatta sui consumi”, spiega Bella, e “ora le famiglie devono ricostituire quello che hanno eroso,” e questo comportamento “avrà un impatto negativo sui consumi dello 0,5% per l’anno in corso. La stima per il 2023 è di 0,9-1% di crescita dei consumi, e di 0,7-0,8% nel 2024, che sconta un effetto ricchezza negativo”. Per agosto “il calo di consumi ad agosto e’ stato di 0,2%”.