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Rivisto il pil. La stima completa dei conti economici trimestrali dell’Italia nel quarto trimestre del 2023 ha confermato una crescita congiunturale dell’economia dello 0,2%, rispetto alla precedente stima preliminare di fine gennaio. Questo dato segna un aumento rispetto al trimestre precedente e porta la crescita annuale a uno 0,6%, in leggero rialzo rispetto allo 0,5% registrato inizialmente. E’ quanto emerge dall’ultimo consueto report di Istat.

L’analisi dei principali aggregati della domanda interna rivela un quadro misto. I consumi finali nazionali sono diminuiti dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, mentre gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 2,4%. Anche le importazioni sono aumentate dello 0,2%, mentre le esportazioni hanno registrato un incremento dell’1,2%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto lo 0,2% alla crescita del PIL, principalmente a causa del contributo negativo dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, che hanno detratto lo 0,8%. Tuttavia, gli investimenti fissi lordi e la spesa delle amministrazioni pubbliche hanno fornito contributi positivi, rispettivamente dello 0,5% e dello 0,1%. Anche il contributo della domanda estera netta è stato positivo, pari allo 0,4%, mentre la variazione delle scorte non ha avuto impatto sulla crescita.

Nel settore dell’offerta, si è registrata una crescita dell’1,1% nel valore aggiunto dell’industria, trainata dalla forte crescita nel settore delle costruzioni, che è aumentato del 4,7%. Al contrario, si sono verificati andamenti congiunturali negativi nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,3%) e nei servizi (-0,1%).

Inoltre, sono aumentate le ore lavorate (+0,8%), le posizioni lavorative (+0,5%), le unità di lavoro (+0,6%) e i redditi pro-capite (+0,4%).

In sintesi, l’economia italiana nel quarto trimestre del 2023 ha mostrato segni di resilienza, trainata dagli investimenti, dalla domanda estera e dalla spesa pubblica. Tuttavia, l’andamento negativo dei consumi privati suggerisce una certa cautela riguardo alla robustezza della ripresa economica. Le autorità economiche e politiche dovranno monitorare attentamente l’evoluzione dei dati economici e adottare eventuali misure per sostenere la crescita e favorire una ripresa equilibrata in tutte le componenti dell’economia.

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