Il Libro Bianco sul Sud Italia, presentato oggi da The European House – Ambrosetti (Teha) al Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, delinea una visione strategica ambiziosa: fare del Sud Italia una cerniera tra Europa e Mediterraneo allargato. Questo ruolo è fondamentale per un’Europa protagonista e credibile nei grandi cambiamenti geopolitici, economici e sociali che influenzano la costruzione di una vasta società mediterranea più forte, giusta e coesa.
Il Libro Bianco si articola in quattro macro-capitoli, ciascuno approfondito nei vari panel del Forum: le evoluzioni del contesto euro-mediterraneo, la nuova edizione del Mediterranean Sustainable Development Index (Msdi), le sfide di attrattività del Sud Italia nel quadro euro-mediterraneo e l’agenda per il Sud con proposte per il potenziamento delle filiere strategiche territoriali, la valorizzazione del capitale umano, la transizione energetica e la tutela ambientale.
Mediterranean Sustainable Development Index (Msdi): una nuova misura di attrattività
Il Msdi, indice progettato da Teha per misurare l’attrattività e la competitività del Sud Italia, conferma il Sud come la terza regione più attrattiva tra i 22 Paesi del Mediterraneo analizzati. In particolare, il Sud Italia si posiziona al quinto posto nel dominio economico, terzo nel dominio delle dotazioni, quarto nel dominio di innovazione e cultura e settimo nel dominio sociale.
Investimenti e occupazione: una performance positiva
Dal 2021, Teha ha mappato investimenti per oltre 163 miliardi di euro nel Sud Italia, con 495.000 nuovi posti di lavoro previsti entro il 2030. La crescita del numero di addetti delle multinazionali estere nel Sud è stata del 32% tra il 2018 e il 2021, superiore alla media nazionale del 15%. Anche il valore aggiunto è aumentato del 41%, dimostrando una performance economica promettente.
Energia e transizione verde: Il sud come hub rinnovabile
Il Libro Bianco sottolinea il ruolo del Sud Italia come hub mediterraneo per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Al 2022, il Sud copriva il 31,6% dei consumi energetici con fonti rinnovabili, rappresentando il 39,1% dell’energia rinnovabile prodotta in Italia. Il potenziale per l’eolico off-shore galleggiante è particolarmente significativo, con l’Italia al terzo posto mondiale per questa tecnologia, grazie alla posizione strategica delle regioni meridionali.
Manifattura e innovazione: una competitività in crescita
Il tessuto produttivo manifatturiero del Sud dimostra una forte competitività sui mercati esteri, con esportazioni in crescita del 35% rispetto al periodo pre-pandemico. Il Sud è specializzato in settori chiave come aerospazio, automotive, agroalimentare e farmaceutico, che generano il 38% del valore aggiunto totale della manifattura del Sud e il 34% delle esportazioni.
Turismo: un potenziale da sfruttare
Il turismo nel Sud Italia, sebbene in crescita, presenta ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto in termini di attrattività internazionale. Il Libro Bianco propone di potenziare l’offerta ricettiva, le infrastrutture e i servizi, creando un’industria turistica solida e attrattiva. Se il Sud si allineasse alle aree mediterranee benchmark, potrebbe attrarre 70 milioni di turisti stranieri in più, con una spesa aggiuntiva di 67 miliardi di euro.
Un futuro di crescita e sostenibilità
Per consolidare il ruolo del Sud Italia come motore economico e ponte strategico tra Europa e Mediterraneo, il Libro Bianco suggerisce politiche integrate di sviluppo industriale, energetico e turistico. La chiave sarà il potenziamento delle competenze, l’innovazione e la sostenibilità, valorizzando le opportunità di cooperazione euro-mediterranea.
Il Forum “Verso Sud” rappresenta un’importante occasione per discutere e pianificare le strategie necessarie per il futuro del Sud Italia, trasformandolo in un protagonista centrale nella nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo.
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