Eolico

L’eolico vola in Campania. Con ben 625 impianti e oltre 1200 turbine presenti su tutto il territorio, la Campania è la terza regione in Italia per potenza installata ed esempio di impianti capaci di migliorarsi e rinnovarsi nel tempo come quello di Aquilonia di IVPC al centro di questa tappa e protagonista di un progetto di “Repowering”. E’ quanto emerge da un report reso noto da Legambiente che, con ANEV, ha denunciato i tempi della burocrazia italiana: “L’Italia impiega mediamente circa sei anni per l’autorizzazione di un impianto da energia rinnovabile contro la media europea di due. Si acceleri il passo nella diffusione degli impianti eolici a terra e a mare con processi autorizzativi più snelli e veloci anche per le attività di “Repowering”  e “Revamping” per avere impianti sempre più innovativi. Cinque le proposte che indirizziamo al Governo Meloni”.

“L’Italia deve accelerare il passo nella diffusione degli impianti eolici a terra e a mare attraverso processi autorizzativi più snelli e veloci, definendo una cabina di regia per la presentazione e la realizzazione degli impianti e innalzando gli obiettivi di diffusione dell’eolico a terra e a mare. In questa partita, è fondamentale prevedere processi di partecipazione e di ascolto per la realizzazione degli impianti, senza dimenticare la semplificazione dell’iter autorizzativo uniformando nel decreto “aree idonee” le fasce di rispetto dell’eolico a 500mt come per il fotovoltaico e semplificando le attività di “Repowering” e “Revamping” degli impianti per stare al passo con le moderne tecnologie ed evitare di avere strutture obsolete sui territori”.

È questo, in sintesi, l’appello che Legambiente e ANEV lanciano dalla Campania al Governo Meloni in occasione della XII tappa della campagna itinerante “I cantieri della transizione ecologica che oggi arriva in provincia di Avellino per fare il punto sullo sviluppo di queste rinnovabili sulla dorsale appenninica e sull’importanza delle attività di “Repowering” e di “Revamping”, a partire dall’impianto eolico di Aquilonia del gruppo IVPC.

I numeri record della Campania

Una scelta non casuale quella di far tappa in Campania, terza regione in Italia per potenza installata, con i suoi oltre 1,7 GW, e che rappresenta la seconda per produzione annua, grazie ai 3,7 TWh di energia elettrica prodotta nel 2021. Una regione – come sintetizza Legambiente nel report campano “Qual Buon Vento” – che vanta sul suo territorio 625 impianti con oltre 1200 turbine e dove l ’eolico è la prima tecnologia rinnovabile elettrica, davanti a fotovoltaico, bioenergie e idroelettrico. La provincia di Avellino e di Benevento sono quelle che hanno il maggior numero di comuni coinvolti da installazioni di eolico – rispettivamente il 44% e il 36% (seguite da Salerno con il 12,18% e poi da Caserta e Napoli con appena l’1,18% e addirittura lo 0,06%) – e sono le due province capofila con nuovi impianti installati dal 2021 per una potenza totale pari a quasi 28MW. 

Qui soffiano i venti più forti e le installazioni danno i risulti migliori, migliorandosi costantemente grazie a innovazione e moderne tecnologie. Avere degli impianti al passo con i tempi e in linea con le più moderne tecnologie è fondamentale. Per questo è importante semplificare i processi di ammodernamento degli impianti esistenti. Il “Revamping” prevede la sostituzione solo di alcuni componenti (ad esempio le pale, il sistema di controllo e gestione, gli anemometri etc.) che risultano obsolescenti o usurati, per migliorare le performance di impianto, senza modificare però il numero di turbine, mentre il “Repowering” prevede la sostituzione dell’intera turbina eolica con una nuova di taglia superiore, di maggiori dimensioni e con maggiore produzione di energia elettrica.