leva militare

Torna la leva militare? La Lega ha presentato alla Camera una proposta di legge per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare obbligatorio per i giovani tra i 18 e i 26 anni. La proposta, che prevede un servizio su base regionale da svolgere esclusivamente in Italia, è stata annunciata sui social dal vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini.

Salvini ha espresso la sua convinzione riguardo all’utilità della misura, definendola “una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri“. Secondo il ministro delle Infrastrutture, questa esperienza potrebbe avere effetti molto positivi sui giovani.

Le reazioni politiche

Tuttavia, la proposta ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico italiano. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha risposto fermamente, affermando: “Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile”. Schlein ha ribadito l’importanza di offrire ai giovani opportunità e prospettive positive piuttosto che obbligarli al servizio militare.

Anche Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, ha criticato la proposta. Borghi ha evidenziato le divisioni interne al governo su questo tema, sottolineando che mentre Salvini sostiene la reintroduzione della leva obbligatoria, il ministro della Difesa Guido Crosetto è contrario e il ministro degli Esteri Antonio Tajani ritiene che costi troppo e non sia fattibile.

“Invece di porsi seriamente il tema della difesa europea, al governo giocano e si dividono, usando un tema delicatissimo come specchietto per la campagna elettorale”, ha scritto Borghi sui social, criticando quella che definisce “la cifra di una presunta classe dirigente”.

Si riapre il dibattito

La proposta della Lega riapre dunque un dibattito acceso sulla necessità e l’efficacia del servizio civile o militare obbligatorio, con posizioni fortemente divergenti tra i vari partiti. Mentre alcuni vedono nella misura un’opportunità di formazione civica e sociale, altri la considerano anacronistica e inadatta a rispondere alle esigenze e alle aspirazioni dei giovani di oggi.

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