Secondo quanto emerge dalla bozza della Manovra 2024, le amministrazioni pubbliche potranno trattenere in servizio, su base volontaria, il personale che ha superato i limiti di età per il pensionamento, fino a un massimo di 70 anni. Questa disposizione sarà applicabile per attività di tutoraggio, affiancamento o per coprire esigenze funzionali che non possono essere soddisfatte diversamente.
La misura, che potrà essere applicata con il consenso dell’amministrazione oltre che del lavoratore, prevede un tetto massimo del 10% rispetto alla spesa delle assunzioni. “La disposizione consente il trattenimento di una quota parte delle facoltà assunzionali, ovvero al solo 10%”, si legge nel testo. Ciò significa che solo una porzione limitata delle risorse destinate alle nuove assunzioni potrà essere impiegata per mantenere in servizio il personale che ha superato i 67 anni di età.
L’obiettivo della norma è anche di ridurre la spesa previdenziale, poiché il periodo di trattenimento in servizio ritarderà l’erogazione della pensione. “La norma non determina maggiori oneri ma anzi garantisce, per il periodo di trattenimento in servizio, una minore spesa previdenziale”, afferma la bozza messa a punto dal Ministero della Pubblica Amministrazione.
La possibilità di rimanere al lavoro sarà dunque una scelta condivisa tra lavoratore e amministrazione, offrendo un’opportunità a chi desidera prolungare la propria carriera e, allo stesso tempo, mantenendo competenze ed esperienze cruciali all’interno della Pubblica Amministrazione.
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