Giorgetti e Meloni - Manovra e superbonus def

Una manovra seria che, nel quadro della sostenibilità della finanza pubblica, concentrerà la sua attenzione su redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità, in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio. E’ quanto emerso, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, dal vertice di maggioranza sulla manovra.

Le premesse del ministro Giorgetti

Il ministro Giancarlo Giorgetti è intervenuto in audizione presso le Commissioni congiunte bilancio di Camera e Senato per illustrare la Nota di aggiornamento del Def 2023 presentata dal governo, in considerazione della prossima approvazione della legge di bilancio.

L’incertezza che caratterizzava il contesto esaminato nell’ambito del Def non si è diradata”, ha affermato Giorgetti in apertura della sua relazione. “In questo quadro macroeconomico – ha aggiunto – si inseriscono i recenti eventi che hanno caratterizzato l’area mediorientale, che aggiungono ulteriore instabilità ad un contesto già reso complicato da conflitti e tensioni geopolitiche”.

Giorgetti ha confermato che Nadef e legge di bilancio sono improntate nel rispetto del principio di responsabilità e prudenza contabile ma anche di realismo politico, lo stesso che ha contraddistinto gli interventi adottati nel corso del primo anno di governo: “Le esigenze e gli scenari che abbiamo dovuto fronteggiare finora – ha proseguito il ministro – hanno richiesto di compiere scelte molto difficili, sempre finalizzate ad assicurare condizioni adeguate a promuovere una crescita sostenibile e duratura della nostra economia”.

Nel corso del suo intervento, Giorgetti ha spiegato che il taglio del cuneo fiscale, l’attuazione della prima fase della riforma fiscale, le misure a sostegno delle famiglie numerose e per aiutare la natalità, il rinnovo dei contratti della PA, con particolare attenzione al personale medico sanitario, saranno tra i principali interventi contenuti nella manovra che verrà approvata lunedì prossimo.

La proroga per il 2024 della riduzione del cuneo fiscale, che assorbirà di fatto le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio”, ha sottolineato il ministro, è un intervento che “riteniamo doveroso”, in quanto rappresenta un “valido sostegno ai redditi e ai consumi delle famiglie con redditi più bassi” e che potrà anche contribuire al “contenimento dei costi dell’inflazione“.

Sulla sostenibilità dei conti pubblici, Giorgetti ha evidenziato che Nadef e legge di bilancio sono rispettose delle regole europee, anche in questa fase di transizione in attesa della riforma del Trattato sulla governance: “la sostenibilità del debito è la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori”.

Sul fronte della spesa, Giorgetti ha inoltre ricordato che le previsioni della Nadef tengono conto dell’elevato ammontare della spesa di interessi causata dalle politiche monetarie restrittive messe in campo per contrastare il fenomeno dell’inflazione. Un incremento che sottrae alla disponibilità del governo importanti risorse che potrebbero essere destinate a specifiche politiche di redistribuzione e di sviluppo.

Numerosi gli altri punti toccati dal ministro durante il suo intervento, dai segnali positivi che provengono dal mercato del lavoro al Pnrr che “è importante soprattutto quando investe nei settori del futuro”, passando poi al tema delle privatizzazioni, definito da Giorgetti un “progetto ambizioso ma realizzabile” che andrà valutato in un’ottica di politica industriale.