“I contratti che Confapi sottoscrive da ben 75 anni nei tredici settori produttivi più importanti – sottolinea – sono sopra la soglia dei nove euro l’ora e non ignoriamo il fatto che il documento del Cnel prevede indicazioni per tutelare quei settori e quei lavoratori che non sono coperti dalla contrattazione collettiva. Ribadiamo – conclude Camisa – anche la necessità di rafforzare questo strumento insieme alle politiche attive che mai come in questo momento complicato possono favorire lo sviluppo e la crescita. Diminuire radicalmente il numero dei contratti affidandoli a chi ha reale rappresentanza e quindi azzerare la contrattazione pirata metterebbe la parola fine al dumping contrattuale che troppo spesso ha penalizzato imprese e lavoratori”.
Salario minimo: scontro al Cnel sul documento finale…
Il documento finale votato in assemblea ha spaccato l’assemblea del Consiglio nazionale di economia e lavoro presieduto da Renato Brunetta. L’emendamento presentanto da 5 consiglieri esperti nominati dal Quirinale, che chiedeva una sperimentazione del salario minimo orario per categorie ‘fragili’ come donne, giovani e immigrati, da affiancare alla proposta elaborata dalla Commissione d’informazione per rendere la contrattazione collettiva più forte, è stato bocciato.
Il Consiglio nazionale economia e lavoro ha approvato in assemblea il documento sul salario minimo a maggioranza: 39 favorevoli e 15 contrari, mentre 8 consiglieri non hanno partecipato al voto. Cgil, Cisl e Uil hanno votato contro.
Brunetta soddisfatto
Secondo quanto si è appreso, la maggioranza sarebbe ora orientata ad avanzare il 18 Ottobre in Aula la richiesta di un rinvio in commissione alla Camera per approfondire il documento del Cnel. La richiesta sarebbe avanzata perché la maggioranza si riserverebbe l’opportunità di presentare delle proposte in merito.
Il documento del Cnel sul salario minimo “è l’esito di uno straordinario percorso che in 60 giorni è arrivato a produrre un testo importante approvato a larga maggioranza. L’11 agosto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedeva al Cnel se eravamo in grado di redigere un testo di osservazioni e proposte. Oggi è 12 ottobre, in 60 giorni questa casa, la casa dei corpi intermedi, ha prodotto un testo sostenuto della stragrande maggioranza” dei consiglieri. Così il presidente del Cnel, Renato Brunetta, in conferenza stampa dopo l’assemblea che ha approvato il documento, “ringraziando la presidente Meloni, a cui oggi stesso nel pomeriggio invierò il testo”.