Implacabile sul campo, perfetto nel bilancio. Il Napoli 2022/23 passerà alla storia per due ragioni diverse, ma inevitabilmente correlate. Oltre allo scudetto sportivo, infatti, la società di Aurelio De Laurentiis ha fatto registrare una crescita record nel bilancio societario.
Come riportato da Calcio e Finanza il club partenopeo ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con un utile netto pari a 79,7 milioni di euro, rispetto al rosso di 51,9 milioni fatto segnare al 30 giugno 2022, appena un anno prima. Si tratta del miglior risultato di gestione per la società azzurra, superdiore di oltre 13 milioni di euro al precedente record azzurro (66,6 milioni di utile) fatto registrare nella stagione 2016/17.
Il risultato netto positivo del club partenopeo, inoltre, è il migliore mai fatto registrare nella storia da una società di Serie A. Il precedente record apparteneva già alla società di Aurelio De Laurentiis, che aveva chiuso il 2016/17 con un utile di 66,6 milioni di euro. Completa il podio l’Atalanta, che ha raggiunto i 56,7 milioni nel 2020 (in quell’anno i bergamaschi chiudevano ancora il bilancio al 31 dicembre).
Nel dettaglio
Il fatturato è stato pari a 359,2 milioni di euro (contro i 175,9 milioni della passata stagione), mentre i costi sono rimasti sostanzialmente in linea passando da 241,1 a 242,5 milioni di euro.
Il risultato è frutto di incrementi su ogni voce di bilancio, a partire dai ricavi da matchday, passati da 12,1 mln a 37,9 mln nel 2022. Stesso discorso per ricavi da sponsor e royalties: da 37,2 milioni a 58,6.
Il vero capolavoro però ha riguardato gli introiti dei diritti televisivi, passati da 78,7 milioni a 160,9 milioni di euro. Una cifra più che raddoppiata grazie soprattutto al contributo UEFA (da 15,5 mln a 76,7 mln).
I ricavi da gestione diritti calciatori, da cessione temporanea e altri proventi, invece, ammontano a 84,2 milioni di euro di cui 79,6 milioni dalle plusvalenze (22,4 milioni di euro, di cui 10,8 milioni di plusvalenze nel 2021/22); Altri ricavi: 17,6 milioni di euro (14,3 milioni di euro nel 2021/22).
Nel complesso, i ricavi ammontano a 359,2 milioni di euro (175,9 milioni nel 2021/22).
Importanti ai fini del risultato di gestione anche le plusvalenze registrate con calciatori importanti della rosa. Ricordiamo che al termine della stagione 2021/2022 il Napoli ha rivoluzionato la rosa salutando colonne portanti come Koulibaly, Mertens e Insigne.
Queste le plusvalenze messe a bilancio: Kalidou Koulibaly al Chelsea (41,9 milioni con plusvalenza di 41,9 milioni); Fabian Ruiz al PSG (22,5 milioni con plusvalenza di 21,5 milioni); Andrea Petagna al Monza (10 milioni con plusvalenza di 9 milioni); Sebastiano Luperto all’Empoli (3 milioni con plusvalenza di 2,9 milioni); Adam Ounas al Lille (2,5 milioni con plusvalenza di 2 milioni). Mertens e Insigne sono andati via a parametro zero.
I costi
Sul fronte dei costi, restano praticamente invariati rispetto all’esercizio precedente, passando da 242,1 mln a 242,6 mln. Nel dettaglio, il Napoli ha operati una riduzione dei costi del personale (con la ‘perdita’ di ingaggi pesanti di Mertens, Insigne, Koulibaly e Ruiz) passati da 130,3 milioni nel 2022 a 111,2 nel 2023. I costi per servizi ammontano a 25,6 milioni di euro, rispetto a 16,6 milioni di euro nel 2021/22.
Ammortamenti e svalutazioni: 85,4 milioni di euro di cui 82,4 milioni per i calciatori (74,8 milioni di cui 74,6 milioni per i calciatori nel 2021/22); Altri costi: 20,3 milioni di euro (19,4 milioni di euro nel 2021/22);
Debiti e patrimonio netto
Il patrimonio netto al 30 giugno 2023 è positivo per 143,5 milioni (68,8 milioni al 30 giugno 2022). Infine, i debiti complessivi sono pari a 264,4 milioni di euro (258,9 milioni al 30 giugno 2022), mentre l’indebitamento finanziario netto è positivo per 117,3 milioni di euro (55,8 milioni al 30 giugno 2022), alla luce della liquidità passata da 107,8 a 168,9 milioni di euro.
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