Nord stream gas

Fughe di gas stanno interessando i gasdotti Nordstream 1 e 2: lo fa sapere il governo danese annunciando di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche. Il gasdotto Nord stream ha registrato danni “senza precedenti” a tre linee del gasdotto ed “è impossibile in questo momento stimare la tempistica per la ripresa delle operazioni di ripristino” dell’infrastruttura. E’ quanto comunica in una nota il Nord Stream, secondo quanto riferisce Bloomberg.

Dopo i cali di pressione registrati ieri, nella giornata di martedì sono stati individuati nel Mar Baltico i ‘segni’ delle enormi perdite. Il governo federale tedesco ritiene possibile che i gasdotti Nord Stream siano stati danneggiati da attacchi.

Ipotesi attacco sottomarino

È molto difficile che la perdita di pressione dei gasdotti Nord Stream sia frutto di un caso, e una operazione di sabotaggio, la pista ritenuta più plausibile dagli esperti, potrebbe essere stata commessa soltanto da un attore statale, per mano di sommozzatori della marina o con un sommergibile. È quello che scrive Tagesspiegel, a proposito dei danni subiti dalle condutture. “La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall’ipotesi di un attacco mirato”, ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel. “Tutto fa pensare che non sia stato un caso”. Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento: all’origine dell’agguato potrebbe esserci l’Ucraina o qualche suo alleato; oppure potrebbe essersi trattato di un’operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza e far salire i prezzi del gas ulteriormente.

La reazione del Cremlino

Il Cremlino definisce la diminuzione della pressione sulle linee del gasdotto Nord Stream “una situazione senza precedenti che richiede un’indagine urgente“. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass.

Cresce il prezzo di gas e petrolio

Il prezzo del gas sale del 10% ad Amsterdam, a 191,5 euro al megawattoradopo aver toccato in picco di 194,7 euro (+12%) in scia alle notizie sui danni “senza precedenti” che hanno colpito il Nord Stream e che aumentano le probabilità di un inverno in Europa senza il gas russo.

In ripresa anche i prezzi del petrolio, con il wti che sale dell’1,1% a 77,6 dollari al barile e il brent che avanza dell’1,5% a 85,30 dollari. Aumenti anche per le principali commodities alimentari con il grano duro che sale dell’1% e quello tenero dell’1,1%.