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Oggi è stato firmato un accordo cruciale tra la Banca di Credito Cooperativo di Napoli e Confidi PMI Campania, volto a contrastare l’usura finanziaria e offrire sostegno alle imprese in momentanea difficoltà. Il commissario regionale antiracket e antiusura, prefetto Santi Giuffrè, ha presenziato alla firma, sottolineando l’importanza della prevenzione per evitare che le imprese cadano nelle mani della criminalità organizzata. Sono intervenuti Amedeo Manzo, presidente della BCC, Angelo Bruscino e Lucio Donadio, rispettivamente presidente e vicepresidente- amministratore delegato di Confidi PMI.

Il patto

Il “Patto anti usura”, siglato tra  si propone di garantire “un continuo e diretto confronto” con le imprese in elevato rischio finanziario, offrendo loro l’opportunità di accedere a strumenti di finanziamento adeguati per ristabilire l’equilibrio economico. Questo include l’individuazione di referenti specializzati che seguiranno le pratiche di finanziamento e interloquiranno per trovare le soluzioni migliori, favorendo così l’inclusione finanziaria delle imprese.

“La presenza delle BCC scongiura la piaga dell’usura, ma per fare ciò occorre individuare la modalità per continuare a svolgere un ruolo indispensabile per i territori – ha affermato Manzo – evidenziando la necessità di una maggiore semplificazione degli adempimenti che devono tenere conto del modello di business. Coerentemente con il modello di servizio di una banca che ha la testa e il cuore nel territorio proseguiamo, anche in momenti difficili e straordinari, a svolgere la nostra funzione di supporto all’economia locale. Il sistema del Credito Cooperativo svolge in Italia un importante ruolo sociale ed economico, così come a Napoli portiamo avanti un concetto di ‘umanesimo creditizio’ per sostenere famiglie, imprese, start up, ha affermato Manzo rendendo noto che l’importo per il sostegno potrà arrivare fino a 500mila euro.

Dal canto suo Angelo Bruscino ha evidenziato: “La finanza è la chiave di accesso alle opportunità; gli esclusi dal sistema finanziario sono soggetti che hanno perso o non hanno mai avuto il diritto di accedere al credito legale e sono perciò fortemente esposti al rischio usura. Egualmente avviene per quelle imprese che si trovano in una condizione di elevato rischio finanziario a causa di eventi straordinari. Lo Stato con la legge 108/96 destina fondi dedicati a funzioni di sostegno alle imprese non bancabili per facilitare l’accesso al credito alle imprese a rischio usura”. “Ad oggi – ha aggiunto Bruscino – il nostro Confidi ha garantito con il Fondo della Prevenzione Usura oltre 500 piccole e medie imprese facilitando l’erogazione di finanziamenti per circa 19 milioni garantiti per 15 mln con il Fondo del Ministero Economia e Finanze e per 4 mln con i fondi propri del Confidi

Il prefetto Santi Giuffrè ha accolto con favore l’iniziativa, sottolineando l’importanza della prevenzione per contrastare l’usura finanziaria. “Il piccolo aiuto al piccolo imprenditore può prevenire il ricorso alla criminalità organizzata”, ha affermato Giuffrè, invitando a un maggiore impegno nella prevenzione.

Questo accordo segna un passo importante nella lotta contro l’usura finanziaria e nell’appoggio alle imprese in difficoltà, dimostrando l’importanza della collaborazione tra istituzioni finanziarie e enti di garanzia per sostenere l’economia locale e contrastare il crimine organizzato.