Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) italiano, aprendo la strada al pagamento della settima rata da parte della Commissione Europea e rafforzando la posizione dell’Italia tra i Paesi più avanzati nell’attuazione del programma.
La revisione, che include 67 modifiche, è stata richiesta dall’Italia per migliorare l’efficienza del piano, ridurre gli oneri amministrativi e rispondere alle mutate condizioni economiche e operative. Due nuove misure sono state aggiunte, entrambe nel campo della mobilità sostenibile, portando un contributo significativo sul fronte ambientale.
Secondo quanto riferisce una nota ufficiale del Consiglio Ue, la maggior parte delle modifiche mira a ottimizzare l’attuazione del Piano e a mitigare i fattori imprevisti che hanno influito sull’avanzamento di alcuni progetti. Parallelamente, il governo italiano ha introdotto investimenti strategici per 1,2 miliardi di euro, destinati allo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e agli incentivi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale.
Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, ha sottolineato che “il via libera dell’Ecofin consente al Governo di proseguire con determinazione nella completa attuazione del Piano aggiornato e nel conseguimento degli obiettivi previsti per le ultime tre rate”. Un risultato che consolida il ruolo dell’Italia come leader europeo nell’utilizzo dei fondi del Next Generation EU.
Con 140 miliardi di euro già ricevuti, pari al 72% della dotazione totale, l’Italia si posiziona nettamente sopra la media europea del 48%. In termini di performance, il Paese ha raggiunto il 54% degli obiettivi programmati, superando ampiamente la media UE del 36%.
Foti ha inoltre evidenziato il buono stato di avanzamento fisico del Piano, con circa 296.000 progetti finanziati. Di questi, 135.000 risultano già conclusi, oltre 25.000 in fase di completamento e più di 115.000 attualmente in corso. Rispetto all’ultima relazione semestrale presentata al Parlamento, si registrano 26.000 nuovi progetti, con risorse impegnate pari a 14,4 miliardi di euro e una spesa effettiva che ha superato i 70 miliardi.
Nel prossimo anno, ha concluso il ministro, il governo sarà “impegnato al massimo per valorizzare ogni euro ancora disponibile, utilizzando strumenti più efficaci per sostenere gli investimenti produttivi e rilanciare la crescita economica nazionale”.
Con questa approvazione, il Pnrr italiano entra nella sua fase finale con un impianto più solido, aggiornato e orientato alla sostenibilità, in linea con le esigenze del Paese e gli obiettivi della transizione verde e digitale.
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