Pnrr obiettivi terza rata
Nella foto Il PNRRPhoto Roberto Monaldo / LaPresse

Il 14 aprile 2023 è stato approvato il Decreto PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dal Senato italiano con 176 voti favorevoli, 124 contrari e 22 astenuti. Il provvedimento cerca di attuare il programma Next Generation EU, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dopo la crisi dovuta al Covid-19 e rendere il Paese più digitale, ecologico e competitivo. Le principali misure incluse nel Decreto, per un totale di investimenti di circa 248 miliardi di euro, abbracciano diversi settori, tra cui la digitalizzazione, l’istruzione, la salute e l’ambiente.

Riqualificazione delle residenze universitarie

Un miliardo e duecento milioni di euro saranno investiti per la ristrutturazione e la costruzione di nuovi alloggi per studenti in tutta Italia, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli studenti e rendere più attraente il sistema universitario italiano.

Gli investimenti per la transizione ecologica e digitale

Il PNRR destina 82,3 miliardi agli investimenti per la transizione digitale e 47,8 miliardi a quelli per la transizione ecologica. Per la prima, tra le principali misure ci sono i 20 miliardi per lo sviluppo di reti ad alta velocità a banda ultralarga, 1,5 miliardi per la creazione di centri di ricerca sulle tecnologie emergenti e 1 miliardo per potenziare le capacità dell’infrastruttura nazionale di supercalcolo. Per gli investimenti in sostenibilità, spiccano i 19 miliardi per la mobilità sostenibile, i 15,1 miliardi per l’efficienza energetica degli immobili pubblici e privati con il superbonus, i 14 miliardi per la riduzione delle perdite della rete idrica e gli 1,5 miliardi per la tutela del territorio dal rischio idrogeologico.

Digitalizzazione della pubblica amministrazione

Si tratta di un’altra importante misura che prevede l’introduzione del sistema di pagamento tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Ciò semplificherà le procedure burocratiche e renderà più efficiente la gestione dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Il decreto prevede anche l’introduzione di un portale unico per i servizi pubblici online e la digitalizzazione dei servizi sanitari.

Lo sviluppo dei servizi sociali e le politiche attive del lavoro

Ulteriori 68,5 miliardi sono riservati allo sviluppo dei servizi sociali, ai livelli occupazionali e alle politiche per il lavoro. Saranno potenziati gli asili nido, l’assistenza di prossimità territoriale e i centri per l’impiego, oltre ad essere previsti bonus per l’assunzione di donne, giovani e percettori di reddito di cittadinanza.

Critiche dell’opposizione e next step

Il Decreto PNRR ha ricevuto il sostegno delle principali forze politiche italiane, ma anche alcune critiche e obiezioni da parte dell’opposizione. Prima di concludere l’esame, il Senato potrebbe apportare alcune modifiche al testo, tra cui l’estensione di alcuni bonus, prima che il piano prosegua il suo iter per ricevere l’approvazione definitiva dalla Camera dei deputati.

Una svolta importante per l’economia italiana e per il futuro del nostro Paese.

di Serena Lena