L’allarme inquinamento nel porto di Napoli è stato lanciato negli scorsi giorni da Axel Friedrich, ricercatore tedesco che si è occupato in passato di scandali ambientali come il Dieselgate. Friedrich ha effettuato alcuni rilevamenti sulle emissioni delle navi ormeggiate, ottenendo risultati scioccanti.
Peggio di Cina e Africa
I livelli di biossido di azoto e fumi neri prodotti dai motori navali presenti in banchina sono risultati tra i più alti mai registrati dallo scienziato, superando addirittura quelli misurati in passato in Cina, Sud Africa e altri scali marittimi.
Si tratta di un campanello d’allarme molto preoccupante sullo stato dell’aria respirata quotidianamente dai lavoratori e residenti dell’area portuale partenopea. I fumi navali, ricchi di ossidi di azoto, zolfo e particolato, sono estremamente nocivi per la salute umana.
La denuncia di Friedrich, presentata in commissione Salute e Verde del Comune di Napoli, punta il dito contro l’assenza di controlli efficaci sulle emissioni in banchina. Anche le cosiddette “navi pulite”, alimentate a gas naturale liquefatto, presenterebbero in realtà alti tassi di inquinamento.
Un problema globale
Quella di Napoli non sarebbe comunque una situazione isolata, poiché studi recenti hanno evidenziato il problema dell’inquinamento atmosferico nei principali scali italiani ed europei. La vicinanza con aree densamente abitate accentua l’urgenza di trovare soluzioni efficaci.
Gli interventi necessari
Per ridurre l’impatto sulla qualità dell’aria, sarebbe necessario un intervento a livello normativo nazionale ed europeo, oltre all’adozione di tecnologie più avanzate sui motori navali. Ma anche i porti dovrebbero fare la loro parte, ad esempio elettrificando le banchine per evitare l’uso dei gruppi elettrogeni a bordo.
I cittadini di Napoli, già alle prese con altre fonti di smog come il traffico autoveicolare, non possono più convivere passivamente con l’impatto negativo delle attività portuali. L’appello della società civile alle istituzioni competenti è quello di attivarsi con decisione prima che sia troppo tardi. Come si dice nella città partenopea “‘A salute è ‘a primma cosa”.
di Serena Lena