Assicurazione auto - Rc AUTO

Caro Rc Auto. Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, su indicazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha convocato per mercoledì 14 febbraio 2024, presso Palazzo Piacentini, la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi – istituita con il Decreto Trasparenza che ha rafforzato i poteri di monitoraggio e di verifica del Garante – sul settore assicurativo. Lo fa sapere il Mimit in una nota.

La riunione – si spiega – ha l’obiettivo di approfondire le recenti dinamiche dei costi dell’RC Auto, a fronte di un aumento del prezzo medio del +7,1% tra novembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come certificato da Ivass. Alla riunione parteciperanno i principali attori del comparto assicurativo.

La situazione in Italia: la fotografia da Nord a Sud

Per i contratti Rc auto, sottoscritti nel mese di novembre 2023, il prezzo medio è di 391 euro in aumento del 7,1% su base annua in termini reali (7,8% in termini nominali). E’ quanto emerge dall’indagine sui prezzi effettivi per la garanzia dell’assicurazione, comunicati dall’Ivass. Il livello dei prezzi medi risulta ancora inferiore al dato osservato nel periodo pre-pandemico (403 euro a novembre 2019).

Le province registrano incrementi di prezzo compresi tra il +4,6% (Ascoli) e il +12% (Imola). Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 248 euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+3,1%). Gli assicurati, assegnati a classi di merito superiori alla prima, registrano un incremento di prezzo (+11%) più alto rispetto alla media nazionale.

Napoli la più tartassata d’Italia

Sul fronte territoriale, sono Napoli e Prato la province che registrano il costo più alto della polizza Rc auto, con una media di oltre 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro). Sul fronte opposto, Enna vanta le tariffe più basse d’Italia, con una media di 275 euro a polizza, seguita da Oristano (292 euro) e Potenza (297 euro). A Imperia si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%), dopo Lodi, Terni e Vercelli (+10%), mentre ad Ascoli Piceno, Rieti e Latina le tariffe aumentano “solo” del +4,8% su base annua.

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