Per le elezioni regionali in Campania non c’è ancora una data ufficiale ma i partiti iniziano le loro manovre politiche per individuare candidati e coalizioni. Sarà un’estate calda non solo per il clima. È probabilmente in quel periodo che si entrerà nel vivo anche della campagna elettorale in vista del voto che con ogni probabilità ci sarà in autunno tra ottobre e novembre. La prima tappa, però, è il 9 aprile quando la Consulta dovrà esprimersi sul terzo mandato di Vincenzo De Luca. Da quel giorno inizieranno i giochi. Se il centrodestra deve trovare una sintesi tra i vari nomi fatti ma andrà sicuramente unito, nel centrosinistra c’è da costruire in primis una coalizione visto che in consiglio regionale negli ultimi 10 anni Pd e 5 Stelle sono stati divisi tra maggioranza e opposizione.
Per i Dem abbiamo sentito il consigliere della Regione Campania Massimiliano Manfredi che sembra avere chiare le idee sul progetto politico da mettere in campo in vista del voto: “Bisogna puntare su una coalizione come quella che governa il Comune di Napoli, la Città Metropolitana e tanti altri comuni della provincia. Mettere insieme Pd, 5 Stelle, renziani, moderati, area cattolica, verdi, forze civiche ed anche delusi del centrodestra pronti a stare con noi in forma stabile”. Sui nomi al momento la scelta è di non sbilanciarsi. “La cosa fondamentale – prosegue l’esponente del Pd campano Manfredi – è unirsi attorno ad un programma condiviso. Bisogna prima creare una coalizione per portare avanti il lavoro positivo fatto negli ultimi 10 anni, periodo durante il quale il Movimento 5 Stelle è stato in opposizione. Il Pd deve riuscire a mettere insieme le diverse forze e creare una sintesi. I nomi al Pd non mancano ma ora non è il momento di farli”. È indubbio che molto dipenderà dalla decisone della Consulta su De Luca.
“La segreteria nazionale Pd – chiarisce Massimiliano Manfredi – si è espressa sul tema. No al terzo mandato per sindaci sopra i 15mila abitanti e per presidenti di regioni. Personalmente non condivido ma seguo la linea del partito. Il gruppo Dem regionale ha votato in consiglio l’adeguamento alla legge nazionale ma ciò non ha attinenza con la ricandidatura di De Luca. È stato sicuramente un protagonista degli ultimi 10 anni – chiude Manfredi – e credo possa restare una risorsa anche in altri modi”.
Intanto nel centrosinistra a lavoro c’è anche il Movimento 5 Stelle dal quale, a differenza del Pd, arrivano anche dei primi nomi di possibili canditati. Sono il vicepresidente della Camera dei deputati, Sergio Costa, e l’ex Presidente della Camera, Roberto Fico. “Nel Movimento 5 Stelle – dice il consigliere regionale di riferimento Gennaro Saiello – esistono persone di grande spessore che potrebbero guidare con successo la nostra Regione. Tuttavia non è una questione di singoli, ma del progetto che dobbiamo costruire insieme. L’obiettivo è offrire una reale alternativa che punti a un miglioramento concreto della qualità della vita dei campani”.
L’obiettivo è una coalizione unita e forte ma il Movimento guarderebbe con interessa ad avere un proprio candidato alla guida del centrosinistra. “Storicamente – prosegue l’esponente campano dei 5 Stelle Saiello – abbiamo raccolto in Campania un grande consenso e un presidente della nostra forza politica sarebbe altamente rappresentativo dei valori progressisti. Ma al di là della figura del candidato presidente, ciò che conta davvero è costruire una squadra di governo competente e preparata, che sappia rispondere con efficacia alle sfide economiche, sociali e ambientali che la Campania dovrà affrontare nei prossimi anni”. Molto ruota intorno al terzo mandato di De Luca per il futuro della coalizione di centrosinistra. “Le scelte compiute dal governo nazionale hanno avuto effetti devastanti su milioni di cittadini – spiega Saiello – come dimostra la decisione di eliminare il reddito di cittadinanza. Un eventuale governo regionale nelle mani del centrodestra non farebbe che aggravare ulteriormente questa situazione. Per quanto riguarda il centrosinistra, è evidente che la questione del terzo mandato di De Luca avrà un peso rilevante nelle dinamiche politiche regionali. Tuttavia, l’auspicio è che si riesca a superare le divisioni interne e a costruire un progetto condiviso. La politica deve andare oltre gli interessi personali e concentrarsi sulle soluzioni concrete per migliorare la vita delle persone”.
di M.OLA
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